Ior: Il tribunale del Riesame ha confermato il sequestro dei 23 mln

ROMA – Il tribunale del Riesame ha confermato il sequestro in via preventiva dei 23 milioni di euro dello Ior depositati su un conto del Credito Artigiano Spa. Il sequestro era stato disposto dal Gip del Tribunale di Roma Maria Teresa Covatta, accogliendo le richieste del procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Rocco Fava, nell’ambito di un’inchiesta su presunte omissioni legate alle norme antiriciclaggio da parte della banca vaticana.

L’inchiesta della Procura di Roma vede indagati il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi ed il direttore generale Paolo Cipriani. L’azione penale è partita sulla base di una segnalazione dell’Unità informazioni finanziarie (Uif), la quale, il 15 settembre scorso, aveva già disposto la sospensione per cinque giorni, perché ritenute sospette, di due operazioni disposte dallo Ior sul conto aperto presso la sede romana del Credito Artigiano. Si tratta della movimentazione di 20 milioni destinati all’istituto di credito tedesco J.P. Morgan Frankfurt e di altri tre milioni destinati alla Banca del Fucino. Sul conto sono depositati complessivamente 28 milioni di euro.

VERIFICHE SU ALTRE OPERAZIONI SOSPETTE – Altre presunte operazioni sospette dello Ior sono finite nel mirino della magistratura romana, titolare degli accertamenti sui 23 milioni di euro depositati su un conto del Credito Artigiano e per i quali il tribunale del Riesame ha confermato il sequestro preventivo. Le operazioni sospette in questione risalgono rispettivamente al novembre 2009 ed all’ottobre dello stesso anno e riguardano assegni per 300 mila euro incassati su un conto dello Ior presso un’agenzia Unicredit e un prelievo di 600 mila euro da un conto aperto in Intesa San Paolo.

PADRE LOMBARDI, APPRESO CON STUPORE CONFERMA SEQUESTRO – La notizia della conferma, da parte del Tribunale del riesame, del sequestro in via preventiva di un deposito dello Ior su un conto del Credito artigiano ‘e’ stata appresa con stupore’ in Vaticano. Lo afferma il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. ‘Si ritiene – ha poi aggiunto – che si tratti di un problema interpretativo e formale’.

“I RESPONSABILI CHIARIRANNO AL PIU’ PRESTO” – “I responsabili dello Ior ritengono di poter chiarire tutta la questione al più presto nelle sedi competenti”. Lo ha affermato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, dopo avere espresso “stupore” per la conferma del sequestro in via preventiva di un deposito dello Ior su un conto del Credito artigiano da parte del Tribunale del Riesame.