Frattini alla madre: “Domande gravi che non hanno ancora risposta”

ROMA – Il governo italiano assicura il suo impegno e il suo sostegno alla famiglia di Daniele Franceschi per accertare la verità sulla morte dell’italiano di 36 anni il 25 agosto scorso nel carcere francese di Grasse. E’ stato lo stesso ministro degli Esteri Franco Frattini a dirlo ad Anna Cira Antignano, la madre del connazionale deceduto, nel corso di un incontro alla Farnesina. Lo riferisce una nota diramata dal ministero degli Esteri, la quale precisa che la signora era accompagnata da suo fratello, Marco Antignano, e dal sindaco di Viareggio, Luca Lunardini. Presenti all’incontro anche le parlamentari Deborah Bergamini e Manuela Granaiola.

“Il ministro Frattini – spiega la nota – ha informato in dettaglio i familiari di Franceschi delle iniziative attuate dalle autorità italiane per chiarire con le competenti autorità francesi le circostanze del decesso del nostro connazionale”. Nel corso del colloquio, sottolinea il comunicato, “il ministro Frattini ha assicurato il costante sostegno del Governo italiano alla famiglia di Franceschi, in tutte le sedi, per poter giungere al pieno accertamento della verità”.

Del caso il ministro degli Esteri ha parlato anche prima dell’incontro con la signora Antignano, intervistato da Radio Uno. “Vogliamo la verità”, ha detto rilevando che il corpo di Franceschi è stato conservato a quattro gradi sopra zero, invece che a 20 sotto zero, e che gli organi sono stati asportati dalla salma. La Francia “è un paese fratello dell’Ue”, ha proseguito il ministro, ma pur “nel rispetto della magistratura francese” credo che vi siano “domande gravi che non hanno ancora risposta”.

Vogliamo sapere perché gli organi sono stati tolti, ha detto il ministro, “chiederemo spiegazioni molto chiare”, vogliamo sapere se Franceschi ha subito violenze e chi ne è responsabile.
Il giallo della morte di Daniele potrebbe essere risolto dalla lettura di una sorta di diario della detenzione scritto dal carpentiere di Viareggio (Lucca). Lo rivela la mamma, come ha scritto ‘Qn’. ‘’Daniele – spiega – era solito annotare ogni cosa e sono sicura che quello scritto potrebbe contenere elementi che le autorità francesi hanno intenzione di tenere segreti’’.

Al ministro Frattini Anna Cira Antignano ha chiesto che venga fatta piena luce sulla morte di suo figlio e che solleciti le autorità francesi a restituire gli effetti personali del giovane, fra cui, appunto, un’autobiografia. E il caso arriverà anche in Parlamento. Frattini, martedì 26 intorno alle 13, dovrebbe rispondere in commissione Giustizia della Camera all’interrogazione presentata dalla capogruppo Pd in commissione, Donatella Ferranti, sulla vicenda.

Intanto, mentre in Francia sono aperte due inchieste (una interna del carcere di Grasse e l’altra della magistratura), la Procura di Lucca è intenzionata ad aprire uno specifico fascicolo. L’autopsia vera e propria sulla salma del 36enne viareggino è in programma oggi, all’ospedale Versilia. Ma già martedì un medico di Viareggio, il dottor Alessandro Grazzini, che ha fatto una ricognizione esterna del cadavere, ha detto che Daniele presenta una frattura al naso, confermando quindi i timori della famiglia, che sostiene che il congiunto sia morto a causa di maltrattamenti.