Mae, al via indagine conoscitiva l’ok del sottosegretario Mantica

E’ stata approvata all’unanimità in commissione Esteri del Senato la proposta del Partito democratico di un’indagine conoscitiva sulla riorganizzazione della Farnesina, anche se con alcune modifiche. Non si parla più di una generale indagine sull’assetto del ministero degli Esteri ma, su proposta della maggioranza, si è optato per una più circostanziata ricognizione sulla “riorganizzazione della rete diplomatica consolare, sull’adeguatezza e sull’utilizzo delle dotazioni organiche e di bilancio del ministero”. “Come ha sottolineato nel dibattito il capogruppo del Pdl Giampaolo Bettamio – spiega il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica – così com’era la proposta del Pd non era accettabile, nemmeno dal governo: si trattava di ascoltare tutte le sedi diplomatiche, le ambasciate, gli istituti di cultura e moltissimi altri soggetti pubblici e privati. L’opposizione ha convenuto che avesse una logica, invece, insistere su un argomento di cui il governo parla già da tempo, che è la ristrutturazione della rete consolare.

E’ stata limitata l’indagine a cento situazioni e il governo ha accettato questa impostazione, facendo presente che prima di partire con l’indagine bisogna chiarire alcuni punti: ad esempio, quando parliamo di dotazioni di bilancio bisognerebbe sapere quali sono le entrate, quali quelle di autonomia dei consoli, ossia darsi delle regole”.

Necessarie anche perché ci sono alcune situazioni, ricorda Mantica, in cui il ministero degli Esteri non ha nessuna competenza, come quando si parla di sedi di consolati che sono proprietà del demanio, “e lì bisogna chiedere all’Agenzia del demanio e quindi per un’indagine approfondita in questo settore bisognerebbe rivolgersi anche al ministero dell’Economia”.

Ora il governo farà una proposta sulle modalità operative dell’indagine e se la commissione la riterrà valida partiranno subito i lavori che dovrebbero concludersi entro il 30 giugno del prossimo anno. Con una precisazione però: “Possono essere ascoltati solo i rappresentanti del governo e il segretario generale – specifica Mantica – anche per evitare audizioni che non avrebbero senso”. Per Mantica, prima di partire, è fondamentale capire bene quale sarà l’oggetto dell’indagine, e per spiegare cosa intende fa un esempio che coinvolge gli italiani all’estero: “Dal primo gennaio alcune voci che riguardano l’assistenza diretta e indiretta non sono più nel capitolo di bilancio della Farnesina ma vanno in quelli dei singoli consolati perché rientrano nell’autonomia dei consoli”.

Autonomia che però, sottolinea Mantica, si svolge sempre “nell’ambito di un indirizzo dato dal governo, che si fonda su precondizioni e storie pregresse”. Un passaggio fondamentale da conoscere altrimenti non si spiegherebbero situazioni come ad esempio “il consolato di Buenos Aires con tre milioni di euro per l’assistenza diretta e quello di Marsiglia che ne ha solo 2 mila”, chiosa il sottosegretario. L’auspicio del governo, conclude Mantica, è che quando la commissione conoscerà nel dettaglio “le dotazioni di bilancio e di struttura si batterà all’unanimità con il governo per aumentare le dotazioni”.