Sindaci dicono no a Bertolaso, il capo della Pc: “Avanti lo stesso”

NAPOLI – “Il piano andrà avanti anche senza i sindaci dei comuni vesuviani”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, al termine di una riunione-fiume che si è tenuta in Prefettura a Napoli sull’emergenza rifiuti, che ha riepilogato nel corso della conferenza stampa con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro le due riunioni fiume di sabato tenute con i sindaci dei comuni vesuviani di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Torre Annunziata, con le mamme vesuviane e i comitati anti discarica.

“Ci siamo rivisti, i sindaci sono tornati e ci hanno comunicato l’impossibilità a firmare il documento preparato ieri notte e che avevamo rivisto otto, nove volte, limando situazioni e accogliendo al 99,9% le loro richieste”.
“Anche senza la firma dei sindaci che non hanno firmato l’accordo, per noi invece è valido e andremo avanti – ha detto – Ho informato anche il presidente del Consiglio Berlusconi”.

Il piano elaborato da Bertolaso, dal presidente della Regione Campania e dal presidente della Provincia di Napoli prevede “la sospensione dei conferimenti in cava Sari” a partire da oggi e per tre giorni. Tutto per “consentire la copertura con terreno adeguato, nonché l’avvio dei prelievi tecnici necessari per gli accertamenti sanitari e ambientali disposti dalle istituzioni. Ecco, queste le nostre proposte che i sindaci non hanno voluto firmare”, ha spiegato Bertolaso. “Poi in attesa degli esiti degli accertamenti, potranno conferire in cava Sari i comuni dell’area vesuviana della cosiddetta zona rossa fino ad esaurimento della stessa, tranne che in situazioni di accertata criticità”. In sostanza, la discarica Sari dovrebbe ospitare quotidianamente i rifiuti di circa 518mila abitanti della zona vesuviana.

Riguardo all’apertura della cava Vitiello, a Terzigno, osteggiata dai cittadini e dai comitati, Bertolaso ha spiegato che “l’apertura è sospesa a tempo indeterminato per conseguire ottimali condizioni di compatibilità ambientale e sanitaria del contesto nell’ottica della migliore tutela della salute e dell’ambiente”. Il capo della Protezione civile ha poi annunciato che “è prevista la partecipazione degli enti locali interessati e dei rappresentanti dei cittadini ad un tavolo tecnico con le istituzioni per la formulazione di proposte utili alle attività istruttorie e propedeutiche alla definizione del piano rifiuti”.

Nel documento è stato anche inserito che “in consiglio regionale verrà avviato un approfondimento sul piano rifiuti, compresa la definizione degli ambiti”. Bertolaso, Caldoro e il prefetto De Martino avevano anche chiesto la “sospensione con effetto immediato di tutte le manifestazioni di protesta allo scopo di consentire la corretta attuazione delle misure sopra previste”.

‘’La Campania paga 15 anni di ritardi – ha detto Caldoro – In poco tempo non si può recuperare tutto il tempo perduto. Il piano elaborato con Bertolaso risponde all’esigenza di far fronte a questa emergenza”. Caldoro ha rivolto un elogio “allo straordinario lavoro” che stanno svolgendo le forze dell’ordine”.
Il no dei comuni era atteso dopo che n il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio aveva detto che ‘’la gente è esasperata, l’annunciato ‘congelamento’ di Cava Vitiello non basta’’. L’unico modo per far cessare le proteste è annunciare la chiusura definitiva della discarica’’.

La notte scorsa altre violenze, con 3 ore di guerriglia tra resistenti e forze dell’ordine. Bilancio finale 2 arresti e il sequestro di una molotov. La polizia ha fermato due 21enni per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Alla questura di Napoli spiegano che in seguito a diversi assalti ai poliziotti ‘’con vere e proprie tecniche di guerriglia urbana, con lanci di sassi, petardi e molotov una frangia di manifestanti tra cui i due giovani ha tentato di nascondersi in una traversa, dove sono stati bloccati ed arrestati’’. Durante le fasi dell’arresto, altri giovani col volto nascosto da passamontagna sono riusciti a scappare. Alcuni agenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari degli ospedali di Boscotrecase. I due giovani saranno giudicati per direttissima.