I ‘tupamaros’ del Venezuela al Festival del Cinema Latinoamericano

CARACAS – È iniziato sabato, a Trieste, la XXV edizione del “Festival del Cinema Latinoamericano”, che presenterà più di 160 fra film, video, documentari e scuole di cinema accompagnati da musica dedicata all’America latina. Diretta da Rodrigo Diaz, la rassegna si concluderà il 31 ottobre. Una selezione del festival sarà poi presentata in altre città italiane tra cui Roma, Milano e Bologna.


I film in competizione sono 15: pellicole inedite per l’Italia provenienti da Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Messico, Perù, Uruguay e anche dal nostro Venezuela, presente con “Cyrano Fernández” di Alberto Arvelo. Il film, basato sull’opera “Cyrano de Bergerac”, racconto la storia del leader dei ‘Tupamaros’, un gruppo che prova a difendere il proprio ‘barrio’ dai narcotrafficanti.


Il festival si articola in diverse sezioni a partire dagli “Eventi speciali” con la proiezione del documentario “Mundo Alas”, dello stesso Gieco, Fernando Molnar e Sebastian Schindel in cui, attraverso un road movie, si mostra il talento e il loro personale punto di vista sul mondo di musicisti, cantanti, ballerini e pittori, diversamente abili, straordinari.


Inoltre, ci sarà l’appuntamento con i dieci documentari della sezione “Amerindia”, interamente dedicata alla storia, alle tradizioni e alle difficoltà di sopravvivenza attuali dei popoli nativi, sparsi nell’intero continente latino americano, la retrospettiva sull’attore Damian Alcazar, tra i più importanti del nuovo cinema messicano e le pellicole che parteciperanno all’assegnazione del “Premio Malvinas”, nato per promuovere la convivenza fra i popoli e il Diritto internazionale, premiando l’opera che meglio ne interpreta i valori.


La giornata di ieri è terminata con la partecipazione del famoso cantautore argentino León Gieco, al quale verrà è stato consegnato il Premio Oriundi, in riconoscimento alle origini italiane del musicista. Ad aprire la manifestazione è stato invece “La balena di Rossellini”, di Claudio Bondi: un documentario che narra di un film immaginato nel 1971 dal grande regista dopo una visita in Cile e che contiene anche uno spezzone dell’intervista realizzata da Rossellini all’allora Presidente cileno Salvador Allende. Inteso come metafora sulle grandi ma non sfruttate ricchezze dell’America Latina, nel film appaiono tra le altre le testimonianze di Roberto e Renzo Rossellini, Emidio Greco, Adriano Aprà, Enrico Ghezzi, Roberto Herlitzka e Franco Ferrarotti.


La rassegna è promossa dall’Apclai (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia), con il supporto di vari enti e istituzioni italiane e latinoamericane. Il direttore Rodrigo Diaz ha sottolineato le “gravi difficoltà economiche in cui versa il Festival, dopo i recenti tagli ai fondi per la cultura, che hanno messo a serio rischio la manifestazione, ritenuta un fondamentale punto di riferimento del settore”, quest’anno l’evento vanta una prestigiosa giuria nelle Selezione ufficiale del Festival. Il presidente è infatti Leon Gieco, il noto cantautore argentino, famoso per aver collaborato con artisti del calibro di Mercedes Sosa, Sting, Peter Gabriel, Silvio Rodriguez e Bob Dylan, mentre tra i giurati c’è il regista, produttore e sceneggiatore italo-cileno Johnny Dell’Orto.

‘Hermano’ in corsa per l’Oscar


La corsa all’Oscar 2011 è cominciata e si hanno già i titoli dei film che rappresenteranno l’Italia e il Venezuela alla competizione. Ogni anno l’Academy, l’associazione che organizza gli Oscar, chiede infatti alle nazioni straniere di scegliere, tra le pellicole migliori uscite negli ultimi 12 mesi, un film da candidare alla nomination come Miglior Film in Lingua Straniera.


La commissione di selezione italiana ha scelto lo scorso 29 settembre “La prima cosa bella” di Paolo Virzì. Come candidata in corsa per il Venezuela troviamo invece “Hermano”, di Marcel Rasquin. Il film che racconta la storia di due fratelli che vivono in un ‘barrio’ di Caracas e sono accomunati dalla passione per il calcio. C’è Daniel, un attaccante eccezionale che sogna di giocare a livello professionale e Julio, capitano della squadra che mantiene la famiglia con soldi sporchi, non ha tempo di sognare. L’opportunità della loro vita arriva quando sono chiamati per un provino al Caracas Fútbol Club… In questo momento una tragedia in famiglia li mette davanti ad una scelta: devono decidere se è più importante l’unione familiare, il sapore della vendetta o il sogno della loro vita.