Ancora nessuna notizia del trevigiano sequestrato

CARACAS – Ancora nessuna notizia di Riccardo Vendrame, l’imprenditore agricolo originario di Treviso rapito lo scorso lunedì 18 ottobre nella sua azienda “Finca La Dorada” di Zea, nella città di Merida. Per il suo riscatto gli agenti della Guardia Nazionale hanno spiegato un ampio operativo nella zona sur del lago di Maracaibo e in tutto lo stato Merida. Sulle tracce del connazionale anche il Gaes (gruppo antiestorsioni e sequestri) e il Cicpc (Cuerpo de investigaciones científicas, penales y criminalísticas).

L’incubo per Vendrame è iniziato quando, lo scorso lundì, è arrivato nella sua proprietà ed i rapitori (cinque soggetti, forse colombiani) lo hanno preso e caricato su un camioncino, un Silverado bianco. I dipendenti dell’azienda, una trentina, erano già stati legati ed imbavagliati prima dell’arrivo del connazionale. I sequestratori sono fuggiti con il furgone e con l’utilitaria con la quale erano arrivati.

L’azienda agricola di Riccardo Vendrame era stata fondata negli anni Cinquanta dal padre Gino, originario di Maserada, anch’egli nove anni fa vittima di sequestro. All’epoca aveva 64 anni, ed era stato rapito da un gruppo di delinquenti travestiti da poliziotti che l’havevano fermato a un falso posto di blocco mentre tornava a casa. Trascorse due mesi segregato in una grotta, al buio, in pessime condizioni. Quando venne liberato era fortemente dimagrito, disidratato e pieno di lividi.