Un noioso pari al Dall’Ara, polemiche per un rigore su Krasic

BOLOGNA – La Juventus non riesce a colpire, il Bologna non ci prova nemmeno. E’ finita così senza reti, senza sussulti e senza grandi emozioni una sfida grigia come il cielo che le ha fatto da sfondo al Dall’Ara.
Il pari, alla fine, da’ conto di una Juve che avrebbe potuto piegare la partita a suo favore con un calcio di rigore dubbio, ma che Viviano ha parato a Iaquinta, e di un Bologna tutto impegnato a contenere gli avversari, ma senza riuscire mai a costruire qualcosa di interessante. Il fatto che un tiraccio di Mutarelli al novantesimo sia stato l’unica azione che ha trovato il bersaglio della porta racconta tutti gli sforzi offensivi dei rossoblù. Senza lo squalificato Perez, i costruttori di gioco del Bologna hanno preferito non distrarsi dal controllo degli avversari. A Malesani il merito di aver costruito un congegno tattico che non ha permesso alla Juve di giocare il calcio che preferisce, tagliandole le ali, con Marchisio raramente incisivo e Krasic annullato da Buscé e Cherubin.


Proprio il serbo è stato il protagonista dell’episodio più importante e discusso della partita, quando al 34’ del primo tempo é andato giù in area. De Marco ha visto un contatto con Portanova (che in realtà non c’é stato) e ha concesso il rigore: l’interpretazione fiacca di Iaquinta dagli undici metri ha permesso a Viviano di tenere il pallone fuori dalla porta rossoblù. Fin lì la Juve ci aveva provato con un paio di colpi di testa di Amauri (uscito pero’ a metà primo tempo per un problema fisico) e con Quagliarella che si è visto negare il gol da Portanova, dopo che uno svarione di Britos aveva permesso a Krasic di mettere l’ex Udinese in condizione di concludere. In finale di primo tempo Viviano si é consacrato migliore in campo anche grazie un intervento decisivo sulla conclusione di Marchisio.


Il Bologna in avanti é stato invece pochissima cosa. Un paio di tiri di Paponi da lontano, con Di Vaio, al quale Malesani ha chiesto anche un grande sacrificio in copertura, spuntato e inefficace: senza i gol del suo capitano, il Bologna pare non avere altre soluzioni.


La ripresa é stata ancora piú grigia. Un po’ di verve l’hanno portata i due giovani uruguaiani, Martinez della Juventus e Gimenez del Bologna, ma senza che i loro sforzi riuscissero ad alterare l’equilibrio di un copione segnato e ripetitivo, con la banda di Del Neri che ha provato a costruire senza pero’ riuscire a far arrivare ossigeno alle sue punte ed un Bologna tatticamente perfetto in copertura, ma che non ha avuto mai la forza e il coraggio di provare nemmeno il contropiede. Con Mutarelli, nel finale, unico capace di centrare lo specchio e far divertire un po’ anche il fin lì sfaccendato Storari.


La partita poteva essere risolta solo da un’invenzione, da un caso o da una soluzione estemporanea. Per questo il tecnico juventino ha buttato nella mischia a metà ripresa anche Del Piero. Ma neanche lui é riuscito ad orientarsi nel traffico nebbioso della ragnatela rossoblù.


La Juventus perde così un’occasione di lanciarsi in rincorsa alla vetta della classifica, lasciando sul campo due punti che con un po’ di lucidità in più avrebbe potuto portarsi via dal Dall’Ara. Il Bologna compie la missione, s’intasca un punticino d’oro, ma deve trovare al più presto soluzioni e risorse per provare a far gol anche quando Di Vaio non va. Altrimenti la via per la salvezza potrebbe complicarsi.