Rossi regala i tre punti ai liguri, gli etnei si svegliano troppo tardi

GENOVA – Dopo avere faticato ma vinto in Coppa Italia mercoledì, il Genoa fatica ma vince anche in campionato, ai danni di un buon Catania, senza brillare ma confermando una solidità e un equilibrio che fanno ben sperare Gasperini, anche alla luce dei numerosi infortuni che stanno colpendo la squadra dei titolari (ieri Palladino). I siciliani sono stati superati solo nella ripresa grazie a una prodezza di Rossi, favorito da una ritardata chiusura difensiva, dopo avere giocato quasi sempre in difesa ma senza subire troppo la pressione avversaria.

La vecchia guardia di Gasperini, che nei momenti di difficoltà tiene in piedi tutti gli altri, regala ai rossoblù tre punti che consentono un bel salto in avanti nella classifica corta di questo inizio di stagione, caratterizzato da inediti equilibri. La vittoria permette di superare lo stesso Catania e porta soprattutto serenità in vista del big match di venerdì con l’Inter. Un risultato diverso avrebbe ingigantito problemi che comunque esistono e sono ben presenti anche al tecnico. Su tutti la poca brillantezza generale, che non si spiega facilmente visti gli impegni diradati rispetto alla scorsa stagione che chiedeva energie anche per l’Europa. Forse come conseguenza ecco gli infortuni muscolari che hanno colpito Palacio, Kharja e Sculli negli ultimi otto giorni prima di fermare Palladino. Dette le lacune, da sottolineare le prestazioni della difesa, impeccabile, capace di concedere una sola occasione agli avversari, e la grande solidità degli altri due reparti, capaci di attendere il momento migliore per colpire. Bene Toni, che lotta per tre e diventa micidiale con gli assist quando Gasperini gli affianca Destro, vivacissimo e dotato di buoni numeri, Rafinha, che corre e ha numeri d’alta scuola, Criscito, ormai stabile a ottimi livelli. Sul fronte etneo l’ennesima trasferta senza vittoria ripropone il dubbio se osare di più o continuare a difendersi a oltranza come ieri. Perché fino al gol aveva fatto pochino per rendersi pericoloso il Catania e solo con l’entrata in campo di Ricchiuti e Antenucci è diventata pericolosa.
L’infortunio di Palladino al 22’ del primo tempo è l’unica nota di rilievo della prima parte della gara. Senza tre attaccanti titolari diventa ancora più difficile perforare la munita difesa del Catania, rinforzata da almeno altri cinque uomini sistemati sempre dietro la palla. Palladino non ha brillato finché è rimasto in campo (per lui Mesto), anzi non é mai riuscito a vincere i duelli sulla fascia e a mettere palloni in area per Toni, ma tutto il Genoa ha deluso nella prima parte della gara.

Il Catania è stato bravo a chiudersi a riccio e con due tiri senza pretese ha anche messo i brividi agli avversari con la complicità del portiere Eduardo, incerto in entrambi gli interventi (si riscatta salvando la porta sull’1-0). Nessun problema invece per Andujar, mai impegnato da Toni e compagni. La prima occasione del Genoa arriva al primo minuto della ripresa: Toni devia di testa un cross alto e Spolli salva a porta vuota. Gasperini mette Destro per Rudolf, stanco dopo i supplementari a cento all’ora con il Grosseto, la manovra si vivacizza e al 23’ i rossoblù passano in vantaggio: palla manovrata a destra, cross di Rafinha e tocco vincente sotto porta di Rossi. Giampaolo ha già mandato in campo Antenucci e Carboni per Martinho e uno spento Lopez e dopo lo svantaggio inserisce anche Ricchiuti. Proprio al nuovo entrato capita l’occasione migliore per pareggiare ma quando l’esterno si presenta tutto solo davanti al portiere si vede respingere il tiro in extremis. Anche Antenucci ha una buona palla ma calcia alto e dall’altra parte Destro di tacco porta palla davanti al portiere che però in tuffo gli devia fuori il tiro. Finisce sotto un nubifragio, con il Genoa più felice e sereno, il Catania con il dubbio di essersi difeso un po’ troppo.