Reja: “Lo scudetto non è per noi, ma per il momento ci divertiamo”

Quattro punti di vantaggio sull’Inter e una marcia che dopo otto giornate sembra inarrestabile, ma Edy Reja continua a volare basso. Le evoluzioni dell’aquila Olimpia che stanno accompagnando l’ascesa della Lazio fanno fare festa alla sponda biancoceleste di Roma, e dopo l’ennesimo successo anche con il Cagliari nella Capitale c’è chi sogna. Non il tecnico della squadra di Lotito che preferisce rimanere con i piedi per terra: “La Lazio sta facendo bene, ma lo scudetto non è per noi” dice l’allenatore ai microfoni di Radio anch’io lo sport. Certo questa Lazio di soddisfazioni gliene sta dando molte.

“I ragazzi si divertono e senza questa unione, questa compattezza non ottieni risultati – sottolinea Reja -. Quest’anno abbiamo trovato un equilibrio perfetto tra le gare in casa e fuori, merito soprattutto dei ragazzi, che hanno piacere di giocare. È una grande conquista. Stiamo crescendo, sta arrivando la giusta maturità, ciò non toglie che nei novanta minuti ci siano momenti di sofferenza, ma tanto cuore e questo fa la differenza”. Sorride Reja quando sente che il suo ex compagno di squadra ai tempi della Spal, Fabio Capello, ha paragonato la sua Lazio con il Verona scudettato di Osvaldo Bagnoli: “Abbiamo un fraseggio diverso rispetto a quel Verona che era una macchina. La nostra dimensione è questa, confrontare il nostro valore con squadre del nostro rango: e poi bisogna guardare la tenuta della squadra almeno fino alla fine del girone d’andata”.

La forza comunque è nel gruppo: “Io ho una squadra che ha dei valori non solo tecnici ma anche morali: la gente crede in questa squadra e noi abbiamo bisogno di questo supporto. Se c’è la credibilità del tecnico, della squadra a noi fa solo bene. Io sono qui da poco tempo, ma ho visto il presidente Lotito lavorare fino a notte per il bene della Lazio: i risultati non si ottengono solo sul campo, serve un’organizzazione. Ci sono tutte queste componenti: squadra, quelli che non giocano e che contribuiscono tutti i giorni durante gli allenamenti, il presidente: senza questa giusta miscellanea non vinci”. Il 7 novembre c’è il derby, con la Roma in piena crisi, ma Reja dribbla la questione: “Io penso al Palermo, che viene prima, e con cui non sono mai riuscito a fare risultato. Spero che stavolta si cambi”.

In Sicilia però troverà uno Zamparini per nulla soddisfatto dopo il ko con l’Udinese. “Ritengo il mio Palermo più forte della Lazio ma il Palermo è scarsissimo in fase difensiva. Complimenti a Reja che ha saputo dare un aspetto del calcio all’italiana, calcio che prima è non prenderle e poi basta un golletto per vincere la partita. Questo è il loro procedere. Non ha mai tartassato le avversarie. Studio ogni squadra, vedo la tattica che sta applicando Reja. Si dovrà però aspettare che le altre facciano le contromisure. Ritengo il Palermo più forte della Lazio, giocatore per giocatore. La Lazio è meglio messa in campo. La fase difensiva nostra non è buona”.