Indonesia, dopo il terremoto lo tsunami: morte e distruzione

BANGKOK – Un terremoto seguito da uno tsunami che ha causato oltre 100 morti e 500 dispersi, e poi un’eruzione vulcanica che ha già costretto migliaia di persone all’evacuazione, minacciando di intensificarsi nei prossimi giorni. Nel giro di 24 ore, l’Indonesia si ritrova a contare le vittime di un doppio disastro naturale.

Le devastazioni causate dal terremoto verificatosi l’altra sera al largo dell’isola di Sumatra – una scossa di magnitudo 7,7 – sono diventate evidenti solo ieri, mano a mano che venivano raggiunte le zone costiere più colpite dal successivo maremoto.

L’onda alta almeno tre metri – alcuni testimoni parlano di sei – si è abbattuta con violenza nelle prime ore del mattino sulla parte meridionale delle isole Mentawai, una catena che si estende a 150 chilometri dalla costa di Sumatra, nell’ovest dell’arcipelago indonesiano. L’ultimo bilancio delle vittime – le onde hanno ostacolato anche il lavoro dei soccorritori – parla di 108 morti e oltre 500 dispersi.


Lo tsunami, hanno spiegato funzionari locali, ha «spazzato almeno 10 villaggi», in particolare sulle isole di North Pagai, South Pagai e Sipura, penetrando all’interno fino a 600 metri. La Farnesina non ha notizia di italiani coinvolti.