Mutu rientra e ci prova, ma al Massiminio finisce 0-0

CATANIA – La gara dei ritorni, quello di Mihajlovic a Catania, dove naque come allenatore, e quello di Mutu in campo, 9 mesi dopo, si conclude con uno 0-0 frutto di un primo tempo vivace e di una ripresa noiosa e priva di emozioni. Il romeno è autore di una prova positiva, anche se alla distanza è calato, com’era prevedibile e come è successo a tutta la squadra. Ma i segnali sono incoraggianti, e la Fiorentina, ora a quota 9, ne ha davvero bisogno.

La Fiorentina ritrova dunque Mutu, che affianca Gilardino in avanti, ma deve fare a meno di Vargas, nemmeno in panca. Alle spalle dei due attaccanti Montolivo, non al meglio, stringe i denti, mentre Santana si sfiata per procurare alla coppia più avanzata i migliori palloni. E mette in mezzo una serie impressionante di cross, non sempre finalizzati al meglio. Il Catania, orfano dello squalificato Maxi Lopez, schiera il consueto 4-1-4-1 con Antenucci vertice avanzato, ma ben supportato da Gomez, Ricchiuti e Mascara. Il primo tempo scorre via veloce, giocato a buon ritmo e con grande voglia da parte di entrambe. Certo la Fiorentina ha avuto un Mutu in più a infondere grinta e qualità, e all’inizio il romeno avrebbe potuto fare la differenza: sue sono state la prima conclusione del match, dopo 2’, con Andujar che ferma in due tempi, ed anche l’occasione viola più limpida del primo tempo, all’8’, quando gira a rete di testa un cross di Santana, e Andujar mette in angolo. Poi l’effetto-Mutu si ridimensiona, con l’attaccante che continua a giocare con grande intensità ma un po’ più lontano dalla porta e si vede meno in fase conclusiva. Il Catania è pericolosissimo dopo 3’ con Mascara che, su punizione, colpisce l’incrocio dei pali alla sinistra di un immobile Frey. Il resto è un alternarsi di azioni offensive alternate e ben orchestrate, ma carenti in fase di tiro. E dunque alla fine le occasioni da gol non saranno poi molte.

La scarsa pericolisità sotto rete sarà il motivo conduttore anche della ripresa: il gioco continua a essere fluido, i capovolgimenti di fronte continui, ma nessuna delle due contendenti riesce ad arrivare al tiro, e dunque le occasioni da rete sono merce rarissima. Dopo il k.o. di Capuano sul finire del primo tempo, il Catania perde anche Spolli che si infortuna in un contrasto con Gilardino. E dunque Giampaolo è anche assai condizionato nei cambi. Mutu non fa mancare il suo apporto in termini di determinazione e qualità, ma non va oltre una conclusione sopra la traversa. Gilardino ci mette molto fisico, ma nessuon viola riesce a trovare e offrire ispirazione, né in fase di costruzione della manovra né sotto rete. Anche il Catania perde il ritmo e l’aggressività del primo tempo, dagli spalti arriva anche qualche fischio. E così la gara si consegna a un finale senza squilli, in cui forse l’apprensione di un nuovo inciampo, con relative ricadute su una classifica già asmatica per entrambe, prevale su tutto il resto.