Strage in Iraq, 73 morti e 250 feriti in una serie di esplosioni a Baghdad

BAGHDAD – E’ di nuovo violenza in Iraq. Una serie di attentati in diversi quartieri di Baghdad ha fatto almeno 73 morti e 250 feriti. Lo ha riferito il sito informativo locale ‘al-Sumaria news’. Il bilancio delle vittime potrebbe ulteriormente aumentare in quanto in ospedale sono ricoverati diversi feriti in gravi condizioni. Secondo la polizia irachena sono esplosi 12 autobombe e due ordigni in altrettante zone della città. Le esplosioni sono avvenute quasi contemporaneamente e hanno colpito stazioni di polizia, obiettivi religiosi sciiti, ma anche ristoranti e luoghi di aggregazione.


In seguito alla serie si esplosioni gli agenti hanno ordinato il divieto di circolazione in città, che resterà in vigore fino a nuovo ordine. In particolare, le forze di sicurezza irachene hanno aumentato i posti di blocco e invitato i cittadini a rimanere nelle proprie case.


La tv satellitare ‘al-Jazeera’, citando fonti locali, ha parlato di 15 autobombe e tre ordigni. La prima autobomba è esplosa nella zona di Abu Dashir, la seconda ha colpito una stazione di polizia di Sadr City. La terza è esplosa nel quartiere di Our, nella parte orientale della città. La quarta autobomba è scoppiata nel quartiere di al-Biya, la quinta nel quartiere di Jihad. La sesta nella parte nuova di Baghdad, nel quartiere chiamato ‘al-Jadid’, mentre la settima si trovava nel quartiere di Yourmuk, in centro, l’ottava nel quartiere di al-Shaila nei pressi di un locale dove vi svolgeva un funerale e la nona nel quartiere sciita di al-Kathimiya. La decima autobomba si trovava nel quartiere di al-Rashidiya e l’undicesima ad al-Ghazaliya, parte occidentale della città.


I tre ordigni esplosivi sono stati fatti saltare in aria nella parte nuova di Baghdad, mentre nella zona nord fonti locali avevano parlato del lancio di tre razzi Hawn lanciati contro moschee sciite. La serie di attacchi di oggi fa seguito alla domenica di sangue vissuta nella chiesa cristiana del quartiere di al-Karrada, dove al-Qaeda ha ucciso 52 persone.


Ieri si sono celebrate le esequie delle vittime. Benedetto XVI ha inviato un messaggio a monsignor Athanase Matti Shaba Matoka, arcivescovo di Baghdad dei Siro-Cattolici, pubblicato in prima pagina dall’Osservatore romano. ‘’Da anni questo amato Paese soffre indicibili pene – dice il Papa condannando gli attentati – e anche i cristiani sono divenuti oggetto di efferati attacchi che, in totale disprezzo della vita, inviolabile dono di Dio, vogliono minare la fiducia e la civile convivenza’’. ‘’Rinnovo il mio appello – prosegue il Pontefice – affinché il sacrificio di questi nostri fratelli e sorelle possa essere seme di pace e di vera rinascita e perché quanti hanno a cuore la riconciliazione, la fraterna e solidale convivenza, trovino motivo e forza per operare il bene’’.


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio a Benedetto XVI esprimendo il suo “più sentito cordoglio per i tragici eventi che hanno colpito la comunità cattolica in Iraq, vittima anche in questa dolorosa circostanza di una cieca barbarie che ferisce profondamente ogni civile coscienza e nega il valore fondamentale del dialogo tra le religioni e le culture”.


Nel ricordo del suo recente incontro al Quirinale con i Patriarchi delle Chiese orientali, in occasione dell’Assemblea sinodale per il Medio Oriente, Napolitano desidera poi “far giungere alla comunità cattolica irachena i sentimenti di partecipata solidarietà e sincera vicinanza da parte dell’intera Nazione italiana”.