Il welfare della Lombardia diventa modello per la Cina

Regione Lombarda come modello di welfare per la capitale politica della Cina. Soffia il vento dell’ovest, dunque, a Pechino dove prosegue la missione istituzionale, guidata da Roberto Formigoni, ha fatto tappa dopo 5 giorni di lavoro a Shanghai per promuovere – attraverso la fondazione lombarda Monserrate presieduta da Chiara d’Imporzano – la nascita di nuovo polo formativo presso il centro Haiqiao di Pechino. Per la prima volta nella storia la Cina mette nero su bianco la collaborazione con una fondazione estera, accettando di fare squadra per costruire un nuovo modello di assistenza riservato agli anziani.

L’occasione di questa storica firma è stato l’incontro di Formigoni con il vice ministro per gli Affari civili e presidente della China association of social welfare, Chuanchu Sun. Inizia così il programma di impegni pechinesi del presidente della Lombardia che, dallo scorso mercoledì, sta guidando la missione nel Paese dove risiede il 20 per cento della popolazione di tutto il mondo. La Cina – ha illustrato Sun a Formigoni – si trova ad affrontare il problema dell’invecchiamento della popolazione così come le conseguenze della politica del figlio unico: secondo le ultime statistiche la fascia di popolazione ultrasessantenne sta crescendo molto più che altrove e il numero di pensionati è destinato a raddoppiare entro il 2015. È stato calcolato che sulle spalle delle giovani coppie cinesi grava oggi un nucleo familiare composto da 7 persone, rispettivamente un figlio, 4 nonni, 2 bisnonni: ecco perché si parla, a questo proposito, di una vera e propria piramide sociale rovesciata.

Le stime relative al 2009 calcolano che gli ultrasessantenni siano 167 milioni pari al 12,5 per cento della popolazione, con una previsione di incremento a oltre 200 milione entro i prossimi 5 anni.Il focus sul welfare è il tratto caratteristico della presenza di Formigoni a Pechino dopo l’anticipazione fatta a Shanghai: lo scorso 28 ottobre Formigoni ha siglato, un memorandum d’intesa con il sindaco della Municipalità più industrializzata della Cina, Han Zheng.”Oggi a Pechino – dice Formigoni – facciamo un nuovo passo nella collaborazione che vedrà impegnate la China association of social welfare e la fondazione Monserrate, nata a Milano e presente stabilmente a Pechino dal 2003 per promuovere progetti formativi, sanitari e assistenziali in tutta la Cina”.

Quattro gli obiettivi della partnership formalizzata nel memorandum che avrà durata di 3 anni e vedrà un impegno economico da parte della Lombardia superiore ai 200 mila euro: l’incremento del livello qualitativo e quantitativo delle cure assistenziali fornite nella Repubblica cinese, la promozione della standardizzazione dei processi e delle best practise, la formazione tecnica e sanitaria degli operatori, e la creazione di una piattaforma comune per la comunicazione e la formazione sul welfare tra la Cina e l’Italia.L’accordo – commenta con soddisfazione Formigoni – “sarà un punto stabile di coordinamento e di apertura al contesto territoriale per tutti gli enti italiani che operano nel welfare e che intendono sviluppare la loro azione in Cina: il centro non si limiterà a formare gli operatori ma andrà a costituire gruppi di formatori che permetteranno la diffusione dei modelli socioassistenziali sperimentati in Lombardia”.

Il tutto secondo il metodo della sussidiarietà praticato dalla Regione: il Governo lombardo ha fatto da facilitatore affinché la fondazione Monserrate possa cooperare con sempre maggiore efficacia in Cina. “Per il futuro – commentano dal ministero per gli Affari civili cinese – saranno le benvenuti anche altre istituzioni italiane che possano sviluppare la cooperazione nel settore del welfare. Da parte nostra sarà garantito tutto il supporto”. Un ponte è stato gettato: e proprio “ponte sul mare” è il significato italiano di Haiqiao, il centro in cui i cinesi verranno a studiare il welfare lombardo grazie alla fondazione Monserrate.