Caso Ruby, Bersani attacca il premier : «Manifestazione l’11 dicembre»

ROMA – «Faremo l’11 dicembre a Roma una grande manifestazione» contro il governo su «democrazia, lavoro e solidarietà e parleremo a un paese sbandato». Lo annuncia Pier Luigi Bersani intervenendo all’assemblea dei circoli del Pd.
– C’è un passaggio non da poco davanti a noi – sostiene -, non è un semplice passaggio da un governo all’altro e questo passaggio ce l’abbiamo in mano noi. Siamo di fronte a una politica che si avvita su un’agenda umiliante rispetto ai problemi del Paese. E noi – rivendica il segretario del Pd – siamo l’unico vero partito nazionale di questo Paese. E’ inutile che vengano a dirmi con un po’ di sociologia, un po’ di politilogia, che noi siamo arroccati in due, tre regioni. Non è vero, noi abbiamo 6800 circoli, facciamo 2000 feste dell’Unità. A noi la Lega ci fa un baffo, Berlusconi ci fa un baffo. Il nostro non è un partito personale, plebiscitario ma della partecipazione con tutte la fatica e i problemi che comporta e sul simbolo di partito io, Bersani, non ce lo scrivo.


Il leader del Pd va all’attacco quindi sul caso Ruby e le vicende che stanno coinvolgendo il premier Silvio Berlusconi.
– Se vuoi avere la patente per fare l’uomo pubblico devi essere una persona per bene – sottolinea -. Non ci si può dimenticare che un minore è un minore, anche se non lo sembra, e non lo puoi sbattere sulla strada, non sono mica noccioline questa cose qua: sono idee devastanti. Il fatto che siano coinvolti minori, incalza, «è drammatico e, al di là di tutto il chiacchiericcio, questo non è venuto fuori. Ma, dico, come immaginiamo l’adolescenza in questo Paese? E’ una vergogna. Non si possono fare e dire certe cose e governare un paese.


Mentre negli stessi minuti in cui parla Bersani, a Perugia si apre la convention dei finiani e il leader del Pd si rivolge a Gianfranco Fini, innanzitutto, ma anche a tutti coloro che nella maggioranza «hanno senso di responsabilità» affinchè «facciano un passo avanti, perchè il Paese è allo sbando».
– Io forse non sono ancora riuscito a trasmettere un concetto – afferma -: io non chiedo a Fini questo o quello. Io dico che il Paese sta andando alla sbando e che Berlusconi si deve dimettere. Chiunque abbia senso di responsabilità, stacchi la spina. Punto. E’ allo sbando perchè? Primo: Berlusconi non ci ha preso sui temi della crisi. Secondo: c’è un’evidente crisi politica della maggioranza che non consentirà di avere un governo più stabile e incisivo. Terzo: saremo sempre più avvitati in problemi notturni e diurni del presidente del Consigio. Non possiamo star lì a mangiare il lodo Alfano mattina, pomeriggio e sera.


Bersani ne ha anche per la Lega:
– Servono orgoglio e combattimento perchè l’avversario non è solo Berlusconi ma anche questa Lega che ci ha messo in testa anche a noi che non c’entra, ma invece è sempre stata lì.