Napoli impazzita, è scoppiata la Cavani-mania

Ora che c’è anche la pizza Cavani, la sua investitura a idolo della tifoseria partenopea è consacrata con tutti i crismi: Edinson Cavani, il ‘puntero’ venuto dall’Uruguay, con i suoi gol ha già fatto dimenticare l’ex non più rimpianto Fabio Quagliarella contendendo al Pocho Lavezzi un posto da protagonista nel cuore dei tifosi. Ora, poi, che gli azzurri sembrano aver scoperto anche il fattore campo e vincono pure tra le mura amiche, la zona Champions, grazie ai suoi gol, non è più un miraggio. Le ultime iniziative indicative del posto di rilievo guadagnato da Cavani nel cuore dei tifosi sono uno striscione con scritto ‘Edinson, siamo orgogliosi di te’ esposto nella zona del lago Lucrino, non lontano della casa dell’attaccante; ed una pizza a forma di cappello da matador.

Omaggi conquistati a suon di gol, gli ultimi due quelli che ieri hanno consentito alla squadra allenata da Valter Mazzarri di battere il Parma. Tre punti importanti per gli azzurri, non solo dal punto di vista della classifica, ma soprattutto per il morale, visto che i partenopei venivano da due sconfitte dolorose di fila, rimediate contro Milan in campionato e Liverpool in Europa League. Ma ieri, a Napoli, era il giorno dell’uruguagio da festeggiare in tutti i modi. E siccome Napoli è la patria della pizza non poteva mancare il riconoscimento più ambito e al tempo stesso più gustoso: un impasto ideato in suo onore da un maestro pizzaiolo di via Consalvo e che più che una pizza è un’esplosione di sapori.

La pizza Cavani, infatti, ha la forma di un cappello da matador ed è un ripieno di mozzarella e prosciutto cotto con sopra, suddivisi in quattro gusti, provola, funghi e pancetta; pomodorini campani e mozzarella di bufala; pizza margherita ed infine provola e prosciutto crudo. E dato che il Natale si avvicina, non manca il pastore con le sembianze dell’uruguaiano – che è di fervente fede cristiana evangelica pentecostale e fa parte del gruppo degli Atleti di Cristo – esposto nella bottega di arte presepiale di Marco Ferrigno nella celebre via dei pastori di San Gregorio Armeno. Per Edy, di fatto, un trattamento degno di un Maradona. Lui, che in Uruguay era soprannominato El Botija (il ragazzino, ndr) – a causa del suo fisico fragile ed esile, e per i lineamenti da bambino – ora sembra più affezionato all’appellativo di ‘El Matador’.

Peraltro basta dare un’occhiata ai numeri: otto gol in campionato, alla pari con Etòo, e tre in Europa League. Insomma un Cavani che dopo la doppietta di ieri sta prendendo sempre più piede nel cuore dei napoletani, ‘rischiando’ di insidiare quel Ezequiel Lavezzi, fino a ieri idolo incontrastato della tifoseria partenopea.