Vendola al Pd: “Berlusconi al capolinea, tutti in piazza”

“Fini ha sancito la fine del centrodestra. Una divaricazione che è cresciuta di giorno in giorno, che si è fatta fibrillazione, poi contesa aspra e poi strategia autonoma e con Gianfranco Fini a Bastia Umbra è nata una nuova destra antiberlusconiana”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra ecologia e Libertà, Nichi Vendola, che propone a Bersani di tenere una manifestazione unitaria del nuovo centrosinistra. “A questa situazione di fatto – ha spiegato Vendola – Berlusconi ha reagito con il coraggio della paura, barricandosi dentro il palazzo, usando la Lega come una specie di barriera per non affrontare la realtà. La realtà è che la sua parabola è finita”.

“I danni che il berlusconismo ha prodotto in questi 15 anni sono incalcolabili e sono – ha continuato Vendola – metaforicamente rappresentati dal devastazione della domus dei gladiatori a Pompei, dall’immagine di una Italia in lungo ed in largo devastata dal maltempo, che mette in rilievo la ferite inferta dalla speculazione, dal cannibalismo cementificatorio e dalla incuria nei confronti del territorio”. “In questa situazione – ha concluso Vendola – c’è bisogno che le forze di alternativa assumano un’iniziativa unitaria”. Occorre “che le forze di alternativa assumano un’iniziativa unitaria. Rilancio fortemente l’intenzione di dialogo e collaborazione con il Partito Democratico”. E E’ proprio per questo motivo che mi permetto di suggerire, di chiedere a Pierluigi Bersani e al Partito democratico di trasformare la manifestazione che hanno convocato per l’11 dicembre in un grande appuntamento del cartello dell’alternativa del nuovo centrosinistra”.

Un nuovo centrosinistra “che in piazza possa trovare la culla di un sogno nuovo, di un’Italia che si liberi del populismo ingannatore, che si liberi delle cricche, che possa finalmente affrontare non i problemi di una vita privata disordinata, borderline, ma i problemi di un’intera generazione privata dalla prospettiva del futuro, i problemi di un Paese in ginocchio – ha aggiunto – che ha necessità di essere aiutato a rimettersi in gioco”.