Berlusconi promette aiuti Bossi: «Governo darà ‘sghei’»

PADOVA – Un aiuto ‘’sostanzioso e immediato’’, che sarà inserito ‘’subito’’ nella Finanziaria. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi visita le zone alluvionate del Veneto e, per dirla come il ministro Umberto Bossi che lo ha accompagnato, assicura gli ‘’sghei’’ necessari a superare l’emergenza maltempo. Una promessa che, a Vicenza e soprattutto a Padova, non frena la contestazione di alcune centinaia di persone, mentre da Roma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, atteso oggi nelle aree dell’alluvione, individua nel mancato rispetto delle regole la causa di molti disastri ambientali.

Il sopralluogo del premier inizia di mattina presto a Monteforte d’Alpone, poco più di 8 mila abitanti in provincia di Verona. Nella piazza del Municipio, sotto il cielo grigio da cui a tratti continua a piovere, ci sono gli amministratori locali di una delle zone più colpite dall’acqua di questi giorni. Insieme a Berlusconi arrivano il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e quello del Piemonte, Roberto Cota. Tra la gente, che assiste all’incontro sotto gli ombrelli, qualcuno fischia e chiede ‘’soldi’’ a gran voce, altri invece applaudono ed esortano il premier a ‘’resistere’’. Un invito che Berlusconi coglie al volo.
– Lo Stato c’è – sottolinea il premier annunciando per oggi a Roma, l’incontro tra la Protezione civile e il ministro dell’Economia.
– Per lui garantisco io – promette Bossi – Giulio Tremonti è un veneto e non vi dovete preoccupare: il governo darà gli ‘sghei’.


Il leader del Carroccio gongola:
– Ho portato io Berlusconi in Veneto – spiega raccontando come è nata l’idea del sopralluogo di ieri -. Eravamo presi dalle beghe di palazzo – dice a proposito dell’incontro ad Arcore – e abbiamo deciso di venire qui a prendere un po’ di aria fresca.
– Quella respirata dai veneti, ‘’brava gente’’ – osserva Berlusconi – che hanno già rimesso tutto a posto. Una reazione immediata e vigorosa – aggiunge il capo dell’esecutivo – che fa bene al cuore.


La buona volontà, però, non basta, bisogna allargare il portafogli. E allora Berlusconi spiega che il governo ha ‘’già avviato la pratica con l’Unione Europea, che è in grado di partecipare a una percentuale dei danni’’.
– E poi c’è la possibilità dei cosiddetti fondi strutturali, che sono circa 450 milioni di euro – aggiunge.
Niente trattenuta dell’Irpef, invece, come aveva ipotizzato il governatore Zaia.
– Ha fatto bene a proporla, ma non ce ne sarà bisogno – sostiene il Cavaliere, mentre Bossi assicura ‘’che lo Stato paga’’.


– Berlusconi ha appena garantito – aggiunge – e lui sa che i leghisti non scherzano….
Promesse ribadite ai sindaci della provincia di Padova, incontrati nella prefettura della cittadina, dove la presenza del premier viene contestata da alcune centinaia di giovani.


– Vergogna, dimissioni, noi il bunga bunga non lo paghiamo – urlano, mentre il presidente del Consiglio elogia davanti agli amministratori locali il sistema della Protezione civile, che ha gestito l’emergenza ‘’in maniera ecomiabile’’. Poi il volo in elicottero e il ritorno a Roma. E oggi sarà il presidente Napolitano a toccare con mano i danni provocati dal maltempo. Nel frattempo, però, il Capo dello Stato un’idea sulle cause di questo disastro se l’è già fatta.


– Purtroppo, a volte, agli uomini piace concentrarsi su quello di cui hanno bisogno nell’immediato. E così non rispettano le regole – sostiene incontrando al Quirinale i ragazzi vincitori del concorso ‘Immagini per la terra’ -. C’è chi costruisce casa senza pensare se reggerà in caso di alluvione – aggiunge – e dunque ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no. E una volta che sono state fatte – conclude – bisogna che vengano rispettate.