Finanziaria, si asciuga il pacchetto sviluppo: sarà di 5 miliardi

ROMA – Il ‘pacchetto’ sviluppo che entrerà nella Legge di Stabilità si asciuga: sarà di 5, massimo 5,5 miliardi rispetto ai 7 delle ‘’esigenze minime’’ indicati dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Insomma si ridurranno le spese (sia le misure, sia la durata temporale) e resteranno invariate le voci di entrata. Quindi la ‘quadra’ sembra trovata e la strada appare ora più in discesa. E infatti dopo un incontro tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini e quello dell’Api, Francesco Rutelli, il messaggio che emerge è che ci sarà ‘’senso di responsabilità’’ data la crisi economica. E rispettando le indicazioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Lo stesso spirito si respira alla Bilancio tanto che i rappresentanti dei gruppi di maggioranza, al termine di un incontro con il relatore, Marco Milanese e il viceministro Giuseppe Vegas, Mpa e Fli si dicono pronti a ritirare gli emendamenti. I lavori in commissione riprenderanno dunque oggi e dovrebbero concludersi, secondo l’attuale calendario, già in serata. E tranne decisioni diverse la Legge di Stabilità, e il maxiemendamento, arriveranno insieme all’aula della Camera già da martedì della prossima settimana.

Sul fronte delle misure si conferma il menù già reso noto in questi giorni: le coperture (i 5-5,5 miliardi) arriverebbero – spiega Vegas – dall’asta sulle frequenze per le telecomunicazioni (che dovrebbe portare 2,4 miliardi), come conferma anche il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Poi c’è il capitolo giochi e la lotta all’evasione (ma anche una stretta su chi truffa l’assicurazione Rc auto) che frutterebbe alla ‘causa’ circa 1 miliardo. E 1,7 miliardi arriverebbero invece dal cosiddetto ‘fondo Letta’. Il tutto per un totale di 5,2 miliardi.

Restano confermati, spiega Vegas, i fondi per un anno per l’universita’ (1 miliardo compresi i voucher per le aziende che affidano le proprie ricerche alle università italiane) e la proroga della cassaintegrazione in deroga (1,5 miliardi) e ‘’dovrebbe’’ venire confermata per un anno la defiscalizzazione dei salari di produttivita’ (800 milioni). Viene poi confermato l’allentamento del patto di stabilita’ in favore di Comuni e Regioni (1,2 miliardi). Questo anche se il presidente della conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, parla di un intervento ‘’insostenibile’’. Entrerebbe nel maxi-emendamento anche il rifinanziamento del 5xmille, ma, spiega Vegas ‘’non credo per tutto l’anno’’. C’è poi il rifinanziamento delle missioni internazionali (750 milioni). Arriverebbero poi i fondi per scuole paritarie (250 milioni). Arriverebbe, infine, la proroga dell’esenzione dai ticket per le visite specialistiche per i primi 4 mesi del 2011 e ‘’forse qualcosa per l’editoria’’. Infine sarebbe stato messo nero su bianco, secondo la richiesta dell’Mpa, il fatto che i fondi Fas per l’edilizia sanitaria verranno distribuiti per l’85% al sud e per il 15% al nord. Tra le ‘grandi escluse’ il rifinanziamento dei bonus per gli eco-interventi sul patrimonio edilizio. Una decisione che i Verdi bocciano come ‘’grave’’.