Quagliarella illude la Juve, Diamanti trova il pari

BRESCIA – Una zampata di Quagliarella, un capolavoro di Diamanti. E così Brescia e Juventus fanno 1-1. Un pareggio che accontenta entrambi, nel primo tempo i padroni di casa falliscono numerose occasioni da rete di fronte ad una Juventus abulica alla quale sono mancate, soprattutto nella prima frazione di gioco, qualità a centrocampo e spinta sugli esterni. Juve che tuttavia ha ‘rischiato’ il colpaccio passando nella ripresa con il Brescia a ripristinare – meritatamente – l’equilibro grazie ad una magia di Diamanti: sinistro capolavoro.

Nel primo tempo, dopo una buona partenza della Juve, si va via via assistendo ad un dominio del Brescia. La squadra di casa attua un pressing asfissiante, costringe i bianconeri a stare rintanati nella sua metà campo e si costruisce tre limpidissime palle gol colpendo addirittura una traversa. Clamoroso il gol che si mangia Caracciolo al 24’: da dentro l’area piccola controlla male e manda alle stelle un delizioso servizio di Diamanti. Diamanti che poco dopo mette palla anche dalla destra, ancora per l’Airone che manca l’aggancio sul secondo palo. Il tempo di assistere alla prima e unica palla gol della Juve (colpo di testa da dentro l’area di Quagliarella su cross di Pepe e sul quale è strepitoso Arcari), prima di rivedere il Brescia in avanti. Ci prova ancora Diamanti, molto ispirato dalla distanza (sinistro a lato di poco) prima di assistere alla traversa colpita da lontano da Eder.

Nella ripresa è sempre il Brescia ad avere in mano la situazione: pericoloso con Eder e poi con l’ex Zebina che ci prova di testa. Al 12’ fuori uno spento Del Piero per Iaquinta mentre nel Brescia Iachini si copre inserendo Koné per Eder. Si abbassa la squadra di casa, Juve attiva a destra con Pepe e che cresce. E che segna. Con Quagliarella che prima colpisce un palo e che al 27’ non fallisce la zampata sul primo palo su cross di Grosso. Il Brescia non ci sta e la reazione è in un capolavoro di Diamanti: esterno sinistro nell’angolino da dentro l’area. Giusto così e nel finale le squadre si accontentano.