Il Milan stende il Palermo e vola in vetta alla classifica

MILANO – Non fa spettacolo, ma è concreto il Milan che batte 3-1 il Palermo andando solitario in testa alla classifica, con un punto di vantaggio sulla Lazio e tre sull’Inter. Non fosse per gli infortuni di Pato e Inzaghi è la condizione ideale per arrivare al derby di domenica. Anche perché Allegri sembra aver trovato la formula giusta, con un centrocampo solido e un attacco che ha punito con cinismo un Palermo che praticamente ha dovuto fare a meno di Pastore, ha protestato per due presunti rigori quanto meno dubbi e ha ceduto dopo il pareggio di Bacinovic.

Sorride meno dei compagni Ronaldinho, che per la seconda volta di fila è partito dalla panchina. Ci sarà spazio per lui nel derby visti gli infortuni, ma contro il Palermo a nessuno è mancata la sua fantasia. Seedorf ha creato a dovere, Pato, Ibrahimovic e Robinho hanno segnato puntuali. Non per scelta tecnica, invece, Allegri ha fatto a meno di Gattuso (squalificato) e Pirlo (acciaccato). Ha scelto un centrocampo con poca classe e tanti polmoni: Ambrosini in mezzo, Flamini e Boateng sulle fasce, con la missione di contenere e inserirsi nelle ripartenze.

Così all’11’ arriva il primo pericolo rossonero, con Flamini che si fa trovare libero sulla sinistra e serve in mezzo all’area Ibrahimovic, il cui sinistro però è debole e fuori mira. La nuova ricetta di Allegri è poco palleggio, tante verticalizzazioni e pressione alta. Anche con Ibrahimovic e Pato che però non mostrano una grande intesa e sono ben controllati da Bovo e Munoz. Ed è un attaccante palermitano, Pinilla, a commettere il primo errore difensivo al 19’, facendosi anticipare di testa da Pato su angolo si Seedorf. Oltre all’assist l’olandese si fa notare per il lavoro di raccordo fra centrocampo e attacco. Nocerino si affanna per stargli dietro e abdica alla fase offensiva. L’idea di Delio Rossi è difendere con ordine e ripartire. Le azioni passano regolarmente dai piedi di Pastore, ma l’argentino rimedia subito un pestone al ginocchio che lo frena parecchio. Balzaretti spinge sulla sinistra, Cassani molto meno a destra. Rossi deve strigliare più volte Ilicic, che ha piedi buoni ma tatticamente è indisciplinato. Gli unici pericoli del Palermo nel primo tempo arrivano al con un tiro da lontano di Bacinovic e poco dopo con un colpo di testa di Pinilla, ma Abbiati è pronto su entrambi.

Ben più aggressivo è il Palermo della ripresa. Al 3’ Abbiati devia in angolo una bella punizione di Bovo. Rischia a sua volta di perdere il derby con il Catania Pastore, che al 7’ dà finalmente forfait e lascia il posto a Miccoli. L’attaccante non è in forma, ma sembra poter dare verve alla squadra.

I rossoneri si rilassano, e non a caso al 18’ Bacinovic indisturbato può controllare solitario una respinta di Thiago Silva e da una ventina di metri calciare un tiro sporco e non irresistibile che però sorprende Abbiati. Due minuti e Pato si ferma. Esce con una coscia dolorante e le mani nei capelli, forse memore dei tanti guai muscolari dello scorso anno. Prende il suo posto Inzaghi, che fa in tempo a festeggiare il 100º gol con squadre italiane di Ibrahimovic (su rigore per fallo di Sirigu su Ambrosini) ma poi si infortuna al ginocchio dopo 15’. Al posto di Izaghi entra Robinho, che chiude la gara al 38’ grazie a un assist di Ibrahimovic, che uscirà sfiancato. Lo svedese ha quattro giorni per recuperare, domenica lo attende un derby che per il Milan significa molto e per lui ancor di più.