Bersani: “Il premier deve andare a casa”

Dall’opposizione il segretario Pd, Per Pier Luigi Bersani, commenta: l’incontro tra Bossi e Fini “sposta ben di poco la situazione”. Ormai “c’è una crisi conclamata” e “tutti quelli che lo negano o traccheggiano fanno un danno a questo Paese. Al ritorno da Seul il presidente del Consiglio dovrebbe prendere qualche decisione. Chi si autoproclama statista e si è paragonato anche a De Gasperi, dovrebbe rendersi conto della situazione e non tenere il Paese in questa immobilità”.

“Berlusconi deve andare a casa. Le ipotesi che sento girare su un Berlusconi bis, che in realtà sarebbe poi il Berlusconi quater, sono ipotesi ad un passo dal delirio” ha continuato Bersani. “Fortunatamente – ha aggiunto – non abbiamo ancora la costituzione di Arcore e quindi quando sento il Pdl dire che senza Berlusconi bisogna andare alle elezioni rimango senza parole. Il premier si dimetta e vada al Quirinale perché lui ha giurato sulla Costituzione repubblicana. Quanto al futuro noi abbiamo dato una nostra disponibilità ad un governo della ‘ripartenza’ per mettere in sicurezza la democrazia e cancellare la legge elettorale, garantendoci cosi’ di andare in breve tempo alle elezioni e mettere mano ad un paio di misure di emergenza, sui temi dell’occupazione giovanile e delle riforma fiscale”.

Antonio Di Pietro ironizza sulle parole di Bossi: “Mi auguro che siano solo un’invenzione e non il risultato di un lavoro in corso fatto solo per mantenere Berlusconi al governo. Me lo auguro soprattutto per Fini poichè, dopo aver predicato, in queste settimane, l’incompatibilità del presidente del Consiglio con le funzioni di governo perderebbe la faccia e la dignità”.