Di Natale risorge e lancia i friulani

UDINE – Totò Di Natale è tornato protagonista a Udine, segnando tre dei quattro gol con cui i bianconeri hanno battuto il Lecce. Il capocannoniere dello scorso campionato è stato autentico uomo squadra, nel senso che non ha badato solo a trafiggere il portiere del Lecce, ma ha cercato di mandare in gol anche i compagni, vedi Sanchez e Floro Flores. Di Natale, con la splendida tripletta, ha segnato il gol numero 89 con l’Udinese, il numero 107 in A, soprattutto ha battuto l’unico record che ancora resisteva in casa friulana in fatto di realizzazioni, quello del miglior bomber nella storia ultracentenaria dei bianconeri, detenuto da Walter D’Odorico che, nei tornei di C e B tra il 1930 e il 1948, aveva messo a segno 87 reti. Totò ha giocato sui livelli della passata stagione, ma la libertà concessagli dai difensori del Lecce lo ha aiutato, eccome, e questa considerazione chiama in causa la decisione di De Canio di far difendere troppo alto l’avversario, con il risultato che i pugliesi sono stati sistematicamente superati in velocità.

La partita è stata senza storia. Troppo forte l’Udinese per un Lecce che ha difeso male, che ha sbagliato oltre il lecito, che mai è entrato in partita. Il risultato alla fine avrebbe potuto essere ancora più severo per i salentini se, specie nel secondo tempo, i bianconeri non avessero sbagliato almeno tre gol facili, facili, e se Rosati, il migliore del Lecce, non fosse stato bravo in almeno due interventi, tipo quello su Floro Flores al 27’, brillantemente deviato in angolo. L’Udinese dopo appena 10’ aveva già steso il Lecce, con un’azione volante Sanchez-Di Natale che, con uno scatto poderoso, ha bucato il binomio offensivo Gustavo-Giuliatto, per poi dribblare anche Rosati e segnare. A quel punto per l’Udinese tutto è diventato più facile, si è vista la squadra, un blocco armato, con la difesa che ha retto bene, anche se al 13’ il Lecce ha reclamato il rigore per un fallo di mani ravvicinato di Coda su semirovesciata di Jeda. Poi è calata la notte in casa pugliese, tutti hanno commesso errori in serie, il centrocampo non ha filtrato, la difesa sistematicamente è andata in barca e l’Udinese ha giocato sul velluto.

Nel secondo tempo i bianconeri hanno avuto il merito di mantenere la giusta concentrazione ed inevitabilmente all’11’ Floro Flores ha fatto poker, dopo un ottimo assist di Armero. Nel finale l’Udinese ha mantenuto il possesso del pallone e il Lecce ne ha approfittato in due circostanze, per rendersi pericoloso; soprattutto al 47’ ha avuto l’opportunità di segnare su rigore con Di Michele, dopo un inutile fallo di Benatia su Rispoli. Ma la conclusione del bomber è stata deviata magistralmente da Handanovic. Per lo sloveno si tratta del terzo rigore consecutivo parato.