Cuba non apre al capitalismo: “Aggiorneremo il modello socialista”

Lo Stato cubano non cederà la proprietà, ha annunciato il presidente Raul Castro, negando che il sesto congresso del Partito comunista cubano (Pcc), al cui documento base ha contribuito anche l’ex presidente Fidel Castro, effettuerà delle riforme economiche. “Non ci sono riforme, si tratta di un aggiornamento del modello economico (socialista). Nessuno deve pensare che cederemo la proprietà, quello che faremo sarà amministrarla in un altro modo”, ha dichiarato Raul Castro, facendo l’esempio della consegna in usufrutto delle terre ai contadini in cui lo Stato “a nome del popolo” resta il padrone. Il documento prevede l’applicazione di “formule flessibili per la ‘permuta’ (scambio di case, l’unica ufficialmente possibile adesso), compravendita e affitto di case”.

Il presidente ha fatto queste dichiarazioni, secondo quanto informa il quotidiano Granma, la settimana scorsa durante un convegno di quattro giorni al quale hanno partecipato circa 500 persone, tra cui dirigenti del partito e ministri sul documento base del sesto congresso del partito del Pcc, che si terrà in aprile prossimo. “Le idee di Fidel sono presenti in ognuna delle linee proposte” nel documento, ha detto il presidente.

“L’unica alternativa – ha detto Raul – è l’applicazione delle misure”, tra cui il taglio di lavoratori statali, l’apertura dell’iniziativa privata, della piccola impresa e delle cooperative, l’aumento di tasse e l’eliminazione di sussidi statali. Cuba farà una nuova legge tributaria che risponda alla nuova situazione economica dopo aver studiato le leggi di altri paesi: “Saremo rigidi nell’incasso delle tasse e nella lotta contro la corruzione” ha detto Raul Castro.