Galliani si gode il suo Ibrahimovic ”E’ un guerriero, Milan da scudetto”

“Se guardo fuori dalla finestra c’è il sole, non la nebbia…”. Adriano Galliani illustra così il suo stato d’animo dopo la vittoria di domenica sera nel derby della Madonnina con un rigore del grande ex, Zlatan Ibrahimovic.

“Siamo ad un terzo del cammino – ha detto l’amministratore delegato rossonero – e con la stampa non ho mai parlato di scudetto qualora si vincesse il derby. Ho parlato solo ai tifosi, ai quali ho detto quello che pensiamo dalla fine del mese di agosto, e cioè che con gli arrivi di Ibrahimovic e Robinho negli ultimi due giorni di mercato e dunque gli sforzi economici del presidente Berlusconi, abbiamo il dovere di lottare per lo scudetto. E il premier, dopo la partita di ieri, era contento e soddisfatto”.

Il fatto che l’Inter sia ora a meno sei dal Milan capolista non suggerisce particolari pensieri a Galliani: “Il prossimo 20 febbraio festeggerò i 25 anni da amministratore delegato del Milan: il calcio è fatto di up and down, a noi è capitato di stare dietro ai nerazzurri anche di più punti. È il bello e il brutto del calcio, a secondo del punto di vista con cui lo si guardi”. Il dirigente brianzolo si esalta solo parlando dell’importanza di Ibrahimovic: “Ho scoperto perché con lui, squadre come Ajax, Juventus, Inter e Barcellona hanno vinto lo scudetto. Non ha solo classe ma è un guerriero, un trascinatore, un campione fondamentale anche per lo spogliatoio”.

Nonostante la lunga lista degli acciaccati, Galliani assicura che il Milan non si rivolgerà al mercato di riparazione: “A gennaio recupereremo Pato e Ronaldinho può fare la seconda punta. Con un parco attaccanti di qualità come quello composto da Ibra, Pato, Ronaldinho e Robinho siamo a posto”. Lontana infatti l’ipotesi legata all’arrivo di Mario Balotelli, uno che non passa mai inosservato e che domenica sera al derby, prima è uscito dallo stadio inneggiando a Ibrahimovic, poi è andato in un noto ristorante frequentato dal Milan e dai suoi dirigenti. Galliani ha trascorso lì – come consuetudine – il dopo partita. La stessa idea è venuta a Supermario. Ma, spiega il suo agente Mino Raiola, ”il ragazzo e’ andato lì con i suoi amici e non ha cenato al tavolo di Galliani”. I due si sono incrociati e salutati, e non è un mistero la simpatia di Mario per i rossoneri. Il futuro? Chissa’, per ora ‘Balo’ si gode la movida milanese in attesa di tornare a Manchester dopo la pausa forzata di tre giornate di squalifica. Non c’è nessun segreto dietro l’incontro in un ristorante milanese con Balotelli, ha confermato poi Galliani: “Eravamo solo a cena nello stesso posto, abbiamo chiacchierato del più e del meno e non c’è alcuna trattativa in atto. Spero sia rossonero ma solo nel cuore, e poi è stato appena ingaggiato da un club ricco come il City”.

Detto che non si pensa al ritorno a Milanello di Borriello, preso dalla Roma a titolo definitivo, Galliani ammette che in questo Milan manca Inzaghi: “Pippo ci manca tanto ma la sua carriera non è finita. Lotterà e vincerà ancora, tornerà a vestire la maglia rossonera”. Gli elogi ad Allegri sono meritati e sentiti: “È bravo, ha cambiato tanto e ora ha trovato una formula di gioco, con il 4-3-1-2, che dà più equilibrio. La squadra è corta, coesa e compatta, ed i risultati aiutano molto, fanno aumentare l’autostima e la convinzione nei propri mezzi”. Da qui a dire scudetto, però, ce ne vuole ancora: “Sono convinto che le attuali prime sei della classifica finiranno nei primi sei posti, anche se non so con quale scansione”.