Con Aquilani e Ranocchia un modulo mai sperimentato

Quella di oggi contro la Romania sarà una Nazionale italiana con molte novità nei nomi e con un modulo tattico, il 4- 3-1-2, mai sperimentato nella gestione Prandelli. Per Alberto Aquilani sarà un ritorno in campo dal primo minuto con l’Italia, a quasi due anni di distanza dall’ultima partita giocata in azzurro, nel febbraio 2010 contro il Brasile.

“Fin da quando ho ripreso a giocare da titolare, nell’ultima parte della scorsa stagione con il Liverpool, nella mia mente c’era il pensiero di ritrovare la Nazionale – ha raccontato il ventiseienne centrocampista romano da Coverciano – Ora ci sono riuscito e devo dire grazie soprattutto alla Juventus e a mister Del Neri che mi hanno dato fiducia e continuità. Non ci sarà nessun problema a giocare in Nazionale con due laziali, ovvero Ledesma e Mauri, perché è già successo in passato di essere schierato con giocatori della Lazio, e, nell’Italia, tutti indossiamo semplicemente un’unica maglia, quella azzurra. Siamo un bel gruppo, semplicemente voglioso di fare bene”.

Andrea Ranocchia, anch’egli titolare stasera, ha in comune con Alberto Aquilani il fatto di essere stato alcuni mesi nella passata stagione lontano dai campi di gioco. “Ho superato un periodo difficile per l’infortunio e adesso mi godo il momento – ha raccontato il 22enne di Bastia Umbria, dal ritiro azzurro – Sono contentissimo per questo approdo nella Nazionale maggiore che mi ripaga della delusione per la mancata qualificazione con l’Under 21 agli Europei di categoria. Ho realizzato il sogno di tutti i ragazzi che iniziano a giocare a calcio, ora sta a me conquistare la fiducia del mister fin da domani sera”.

“Sono felice di giocare titolare in coppia con Bonucci, con cui oltre a conoscerci benissimo, ho fatto coppia per sei mesi nella passata stagione – ha aggiunto Ranocchia sul suo compagno di reparto contro la Romania – E’ un giocatore straordinario, con cui ci troviamo bene anche caratterialmente. Si merita le soddisfazioni che sta ottenendo alla Juventus anche se, scherzando, gli ho detto che lo sto già studiando, insieme ad Aquilani e Quagliarella, visto che alla ripresa del campionato lo affronterò come avversario con il Genoa”. E proprio in chiave rossoblù Andrea Ranocchia non si pone problemi per il suo futuro. “E’ facile pensare in questo momento solo al Genoa, visto che mancano ancora sette partite alla riapertura del mercato, e, del mio futuro, parleranno e si incontreranno i presidenti Moratti e Preziosi. Quest’ultimo poi mi ha già detto che vuole tenermi a Genova almeno fino a giugno”.

Anche Alberto Aquilani ha le idee chiare: “Se la Juventus mi riscatterà a fine stagione sarebbe un bel motivo di soddisfazione – ha spiegato il centrocampista – Mi piacerebbe aprire un ciclo a Torino, visto che, pur non dipendendo solo da me il mio futuro, non la considero una tappa di passaggio nella mia carriera. Non sono un traditore nei confronti della Roma, i veri tifosi giallorossi hanno capito perché sono dovuto andare via in quel periodo. La Juventus, dopo l’esperienza di Liverpool, era un’occasione troppo importante della mia carriera”. Sugli obiettivi in campionato, Aquilani non pone limiti: “Stiamo disputando un buon torneo e dobbiamo tenere questa linea di rendimento e risultati”.

IL CT


Prandelli: ”Voglio qualità e fantasia”

Qualità e fantasia. Sono queste le caratteristiche che il commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli chiede alla squadra nell’amichevole di oggi a Klagenfurt (Austria) contro la Romania. Prandelli ha ufficializzato la formazione azzurra (Viviano tra i pali, in difesa Santon, Ranocchia, Bonucci e Balzaretti, a centrocampo Mauri, Ledesma e Aquilani, quindi Diamanti nel ruolo di trequartista e in attacco la coppia Balotelli-Rossi) e ha chiesto alla squadra di dare alcune risposte.

“Mi attendo – ha detto nella conferenza stampa della vigilia a Coverciano – di vedere qualità a fantasia, mi aspetto molto dalla squadra sotto il profilo della costruzione della manovra, ma dovremo fare la massima attenzione e mantenere le giuste distanze tra i reparti. Preferisco tuttavia prendere 4-5 contropiedi che vedere una squadra timida in attacco – ha detto ancora Prandelli – La Romania è un avversario temibile, anche senza Mutu, gioca un calcio organizzato, attua un pressing notevole. Ha a disposizione giocatori con molta esperienza nei campionati europei e quindi non dobbiamo sottovalutare nessuno”.