Krasic stende il Genoa

GENOVA – Il ritorno di Krasic regala una marcia in più alla compassata ma arcigna Juventus di Del Neri, che grazie al serbo vince senza problemi al Ferraris contro un Genoa confuso e riesce a mantenere il passo, seppur da lontano, del Milan capolista. Oltre al serbo, Del Neri ringrazia anche il collega Ballardini per la sua tattica difensiva, che nel primo tempo ha lasciato in mano degli avversari il pallino del gioco.


Rimpiangere Gasperini è lecito vedendo in campo cinque difensori (anche se Criscito può spingere sulla fascia) e quattro centrocampisti. Toni è l’unica punta e nessun inserimento degli esterni cambia per i genoani la triste realtà.


La Juventus si conferma solida, con Melo e Aquilani bravi a fermare gli avversari e a ripartire. Detto del livello superiore di Krasic, che annienta Criscito, reduce da prestazioni superbe, é il gioco corale che risalta al Ferraris. Spicca anche Marchisio, che ha evitato la Nazionale per non perfette condizioni e fa scappare una critica a Preziosi, che i suoi nazionali stranieri (Kharja e Rudolf) li ha visti tornare acciaccati. Del Neri schiera la formazione annunciata e invita subito i suoi a spingere per non perdere di vista il Milan.


La diga eretta da Ballardini cade al primo affondo bianconero, complice anche una buona dose di sfortuna. I cinque difensori non riescono a impedire a Marchiso di calciare al volo in area: la palla, colpita senza pretese, viene deviata da Dainelli e va sul palo, rimbalza in campo ma finisce addosso a Eduardo e carambola in rete. Cinque minuti e i bianconeri raddoppiano: Krasic salta netto Criscito in area (già ammonito, il difensore evita il contatto), prende la mira e batte Eduardo con un bel tiro sul palo lontano.
Il Genoa non è neppure fortunato. Se si eccettua un salvataggio in uscita di Storari su Toni al 3’, la prima occasione arriva infatti al 27’, ma un gran tiro al volo di Criscito centra l’incrocio dei pali. Il gol arriva al 27’ su azione di corner ma è fasullo perché Toni non devia in rete di testa ma con la mano (ammonito).


Ballardini e a inizio mette un centrocampista, Kharja, per il difensore Ranocchia (Preziosi tuonò contro Gasperini quando tolse una volta il suo pupillo), e un attaccante, Destro, per un centrocampista (Mesto). La gara cambia volto. Il Genoa gioca tutta la ripresa all’attacco, anche se con esiti scarsi se si eccettua una traversa da fuori di Kharja e una lunga serie di angoli.


La Juve controlla con qualche affanno e alla fine non crede ai suoi occhi per questi tre punti, tutto sommato facili, su un campo che negli ultimi anni l’aveva vista quasi sempre soffrire. E’ messo decisamente peggio il Genoa. Preziosi aveva mandato via Gasperini perché a Palermo il Genoa aveva giocato da ‘pecora’ invece che da ‘lupo’. Con Ballardini, il ‘gregge’ sembra anche un po’ confuso.

IL TABELLINO


GENOA-JUVENTUS 0-2

GENOA (5-4-1): Eduardo 5.5, Rafinha 5.5, Ranocchia 6.5 (1’ st Kharja 6), Dainelli 5.5, Kaladze 6, Rossi 5.5, Milanetto 5, Veloso 5 (33’ st Rudolf 6), Criscito 5, Mesto 5 (1’ st Destro 5), Toni 5 (73 Scarpi, 23 Modesto, 24 Moretti, 36 Zuculini). All. Ballardini 5.


JUVENTUS (4-4-2): Storari 6, Motta 6 (8’ st Sorensen 6), Bonucci 6.5, Chiellini 6.5, Grosso 6, Melo 6, Aquilani 6 (35’ st Salihamidzic sv), Krasic 8 (16’ st Sissoko sv), Marchisio 6.5, Quagliarella 6, Iaquinta 5.5 (13 Manninger, 10 Del Piero, 17 Traore, 20 Lanzafame). All. Del Neri 7.


Arbitro: Morganti di Ascoli 6


Reti: nel pt 18’ Marchisio, 23’ Krasic. Recupero: 1’ e 5’. Angoli: 11 a 2 per il Genoa. Ammoniti: Criscito, Kaladze, Grosso, Rafinha, Milanetto per gioco scorretto; Toni e Krasic per comportamento non regolamentare. Spettatori: 28.000