Fini: “Gli immigrati regolari firmino il nostro manifesto”

Il manifesto di Futuro e libertà per l’Italia, il movimento politico guidato dal presidente della Camera Gianfranco Fini, è aperto anche alle adesioni degli immigrati. Ad affermarlo è www.stranieriinitalia.it, riportando quanto dichiarato da Gianfranco Fini al sito internet: “Il manifesto può essere firmato da immigrati regolari residenti in Italia”, afferma il presidente della Camera.

“E’ importante che lo firmino – aggiunge Fini – perché è una prova di condivisione di valori della destra italiana da parte di chi, in un futuro prossimo, sarà cittadino della nostra nazione”. Sul sito di “stranieriinitalia”, attraverso due link, è possibile accedere alle pagine internet di Fli sulle quali è possibile leggere il manifesto e firmarlo. “Stranieriinitalia.it commenta che i temi della partecipazione degli immigrati e della cittadinanza” sono “da tempo al centro delle riflessioni del presidente della Camera”.

“E’ dal 2003 – scrive ancora il sito – che Fini propone di portare gli immigrati alle urne per le amministrative e due giorni fa, durante una visita in Piemonte, ha chiesto di nuovo se “è così scandaloso dire che se c’è un egiziano che vive a Torino da 7-8 anni, lavora, paga le tasse e ha un domicilio può dare un contributo all’elezione del suo sindaco”. “Anche il concetto di patria e nazione è stato rivisitato da Fini con un occhio ai ‘nuovi italiani’, che ‘amano la loro patria, che non è la terra dei loro padri’. In una recente intervista a Stranieri in Italia, parlando di seconde generazioni, Fini ha proposto di concedere la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati – aggiunge l’articolo – appena concludono un ciclo scolastico e senza che aspettino, come avviene oggi, i diciotto anni”.

“In generale – sottolinea il sito – l’immigrazione è anche uno dei temi sui quali si è consumata la rottura tra Fini e la maggioranza di centrodestra. Se già lo scorso aprile, durante una burrascosa Direzione nazionale del Pdl, il presidente della Camera denunciò un appiattimento del partito sulle posizioni leghiste, il 7 novembre, durante la convention di Fli a Bastia Umbra, ha detto che su questo tema ‘in Europa non c’è movimento politico così arretrato come mi sembra il Pdl, allevato alla peggior cultura leghista”.