Carfagna tiene duro: «Non più sola»

ROMA – Aspetta ancora delle risposte concrete dal partito sulle questioni politiche che ha posto. Ma considera le ultime dichiarazioni di Ignazio La Russa un’apertura importante. Mara Carfagna tiene sempre il punto sul nodo dei termovalorizzatori in Campania, chiede che la costruzione degli impianti di Salerno e Napoli orientale venga fatta nella massima trasparenza e in tempi brevi e vuole garanzie sulla gestione del territorio (‘no alle lotte tra bande’).


Il ministro delle Pari opportunità mantiene la consegna del silenzio e ai suoi confida che le sue critiche hanno fatto breccia nel partito e nel governo, perché ha sollevato un problema non solo di carattere locale.
Ha incassato la solidarietà di Franco Frattini e Maria Stella Gelmini, promotori della Fondazione Liberal, e ieri cè stata la telefonata di La Russa, coordinatore nazionale del Pdl. Ora, però, bisogna capire cosa pensa di fare lo stato maggiore del Pdl, come si muoveranno, quindi, Denis Verdini e Sandro Bondi («stigmatizzo le polemiche» e «sono a favore di un dibattito democratico all’interno del Pdl», dice) su indicazione di Silvio Berlusconi di fronte al caso Cosentino e quali sono i margini di manovra a Salerno dove il presidente Edmondo Cirielli le fa la guerra. La partita principale, però, saranno le prossime comunali a Napoli, con Cosentino che non vuol cedere spazio alla ministra. Carfagna, spiegano i suoi uomini, spera che una soluzione si trovi prima del 14 dicembre, giorno della verifica governativa in Parlamento.


Servono segnali concreti dai vertici del Pdl. Solo come extrema ratio, ci sarebbe l’ipotesi di una lista civica per Palazzo Santa Lucia guidata dal ministro che potrebbe trovare appoggi trasversali e impensati: dal Pd a Fli (Berlusconi, raccontano, non vedrebbe di buon occhio la discesa in campo della Carfagna, neanche come candidata del Pdl). In tanti, tra i ‘cosentiniani’ si chiedono come mai la Carfagna esca alla scoperto solo adesso e chi sia il ‘vero regista’ di questa manovra. Per Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli:
– E’ incomprensibile e molto strano l’atteggiamento del ministro.


All’attacco il presidente della Provincia di Salerno e presidente della commissione Difesa della Camera Edmondo Cirielli.
– Sono basito dal suo comportamento scorretto nei confronti del premier che le ha dato tutto in politica. Il ministro Carfagna da tempo stava meditando un gesto clamoroso. Dispiace che questo gesto capiti in un momento molto difficile per il premier – afferma intervistato da Radio24 -. Io stimo Cosentino – continua – lo sostengo perché ha fatto vincere il Pdl. Ma non mi definisco uomo di nessuno.

Secondo alcune fonti parlamentari della maggioranza, il ministro sta puntando i piedi per guadagnare visibilità, innanzitutto a Salerno. E addirittura c’è chi ipotizza che dietro di lei potrebbe esserci lo zampino del Cavaliere che avrebbe lanciato una sua fedelissima per ‘sparigliare le carte’ in Campania, con l’obiettivo di arrivare a un commissariamento del Pdl campano. Una versione che non trova conferme. Certamente, spiegano i suoi uomini, il ministro ha sempre tenuto informato il Cavaliere, che forse non si aspettava un’accelerazione in un momento così difficile per la coalizione.