Talabani incarica Maliki di formare il governo

Dopo oltre otto mesi dalle elezioni legislative, il premier uscente sciita Nuri al Maliki ha formalmente ricevuto ieri dal neo rieletto presidente curdo Jalal Talabani l’incarico di formare il nuovo e tanto atteso governo di “unità nazionale”.

Missione che Maliki dovrà concludere con successo in 30 giorni e che si presenta irta di insidie a causa delle ancora non risolte controversie tra le principali fazioni politico- confessionali. Già due settimane fa il nome di Maliki era stato informalmente pronunciato da Talabani, subito dopo la sua rielezione avvenuta al termine di un’estenuante maratona di negoziati sotto banco. Ma l’anziano capo di Stato, conscio delle difficoltà che attendono il premier, ha atteso il tempo massimo previsto dalla costituzione – 15 giorni – per ufficializzare il mandato.

Maliki, che nei giorni scorsi aveva comunque già avviato colloqui con i principali leader politici, al termine della cerimonia svoltasi ieri mattina al palazzo presidenziale di Baghdad, si è rivolto “a tutti gli iracheni, di tutte le confessioni, comunità ed etnie”, “a tutti i nostri fratelli i politici” perché “si superino le controversie del passato” e “si apra una nuova pagina”.