Venezuela, morti e sfollati a causa delle piogge

CARACAS – Sono più di ventimila gli sfollati in tutto il paese mentre sale a 6 il numero dei morti a causa dei crolli provocati dagli smottamenti. Dopo l’emergenza decretata nello Stato Falcón (interrotte tutte le attività e chiuse le scuole) nello Stato Vargas, a causa delle frane, lo straripamento del fiume Camurí Chico e lo smottamento che ha interrotto parzialmente il transito nella super-strada Caracas-La Guaira, è stato deciso lo stato di allerta. Si teme che anche in altri stati, colpiti dalle insistenti piogge, dovranno fare altrettranto.


Nello Stato Mirando le autorità hanno informato che il monitoraggio della situazione è costante e manifestato preoccupazione per lo straripamento di numerosi fiumi. Sono quasi 40, per il momento, i rifugi abilitati per ospitare gli sfollati.


A Caracas, nell’umile quartiere della Cota 905, è morto, travolto da una frana un bambino di appena 11 anni, mentre sono tre le persone delle quali non si ha alcuna notizia. Si teme che il nefasto bilancio possa aumentare nelle prossime ore.


Ieri, inoltre, è stata avvertita una scossa di magnitudo 4,2 nello Stato Lara. Il terremoto è stato avvertito anche nello Stato Portoguesa, Merida e Distretto Capitale. Le autorità hanno immediatamente smentito qualunque coincidenza tra l’intensità delle piogge e il fenomeno tellurico.


Le piogge, secondo l’istituto metereologico, dovrebbe continuare fino a lunedì. E’ stata smentita categoricamente qualunque possibilità de «tornados», uragani o piogge acconmpagnate da violente folate di vento.


Il capo della protezione civile ha invitato gli abitanti delle regioni più colpite a non uscire di casa se non in caso di estrema necessità mentre il ministro del Trasporto, Francisco Garcé, ha informato che a causa delle frane il transito in molte strade degli stati Aragua, Sucre, Anzoategui, Falcòn, Distretto Capitale è stato interrotto. Sono probabili ritardi anche nei voli internazionali, visto il pessimo tempo e la quasi nulla visibilità nell’aeroporto internazionale della Capitale.


Non si hanno notizie di vittime tra i connazionali nè di danni alle loro proprietà.