Gelmini: «La riforma si farà» Ma proseguono le proteste

ROMA – La protesta contro la riforma universitaria ha messo ieri la sordina – nessun assalto a monumenti o azione eclatante – ma solo per dedicarsi a organizzare per oggi una giornata di ‘resistenza’. L’ultima possibile visto che pare scontato che martedi’ dalla Camera arrivi il ‘via libera’ al ddl, bersaglio di contestazioni ormai da parecchie settimane. Il Governo già pregusta la vittoria, dopo aver incassato un’altra rassicurazione dai finiani. Il ministro Gelmini ha, infatti, assicurato che ‘’prima della metà di dicembre la riforma sarà legge’’.
Un cadeau pre-natalizio che, a suo parere, incontrerà il favore di tanta gente.

– Il Paese è con me – sostiene -. Lo vedo quando vado in giro, quando incontro la gente. Sento che il Paese è maturo, forse più della politica, che è pronto al cambiamento che lo vuole e lo chiede.
Anche il suo collega Renato Brunetta è sicuro che il provvedimento arriverà al traguardo e ‘’sarà – ha dichiarato condividendo il pensiero di Fini – una delle cose migliori della legislatura’’.

– Sorrido davanti a manifestazioni di studenti che fanno il loro mestiere superficiale di giovani. Lo abbiamo fatto un po’ tutti. Si sono fatti irretire da condizionamenti più o meno politici – ha aggiunto il ministro per la Pubblica amministrazione secondo il quale in piazza non c’è ‘’la stragrande maggioranza degli studenti, che fa il suo lavoro, ma solo alcune centinaia’’.

Intanto i presidi di studenti e ricercatori negli atenei sardi sono al lavoro per organizzare la manifestazione odierna, ‘’L’Università non si spegne”, con sit-in e cortei; a Cagliari l’iniziativa partirà con un sit-in in piazza Costituzione da dove i manifestanti partiranno con la fiaccolata che raggiungerà il Palazzo delle Scienze dove, dall’inizio della protesta i manifestanti si alternano sul tetto. Nel Palazzo delle Scienze comincerà la ‘’veglia funebre’’ durante la quale sarà trasmessa in diretta la trasmissione di Fazio e Saviano. ‘’Vieniviaconme’’ metterà in scena le ragioni di insegnanti, genitori, studenti e ricercatori attraverso la lettura di elenchi che raccontano da diversi punti di vista la situazione dell’istruzione oggi.

Anche a Roma ferve l’attivita’. Oggi il fisico Giorgio Parisi salirà sul tetto dell’edificio Marconi del dipartimento di Fisica della Sapienza per una lezione-conferenza. E il tetto della facoltà di Architettura sarà affollatissimo. Con studenti e ricercatori ci saranno Nicola Piovani e Ascanio Celestini.

“L’università, la ricerca, la cultura, lo spettacolo e la comunicazione saranno uniti – spiegano gli organizzatori – per difendere un’espressione libera e democratica, il diritto di tutti a un’istruzione pubblica contro i tagli alla ricerca, alla formazione e al mondo della cultura e dello spettacolo’’. Ma non solo. I giornalisti del Manifesto saliranno sul tetto di palazzo borghese e discuteranno con i ricercatori, gli studenti e i precari su come raccontare e scrivere il quotidiano che sarà in edicola domani.