Mons. Perego: “La Chiesa è accanto alle comunità”

“La Chiesa è sempre stata a fianco alle comunità italiane all’estero e nel mondo dell’emigrazione “ha avuto un triplice ruolo”. Sono parole di monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, in merito al ruolo della Chiesa tra le comunità italiane all’estero.

“Il primo ruolo – spiega Perego – è stato quello di accompagnare sul piano ecclesiale i nostri migranti: persone e famiglie che sono andate in 120 paesi del mondo, perché potessero continuare a vivere la propria esperienza religiosa sulla base anche di un’esperienza precedente. Un secondo ruolo è stato quello di fare in modo che gli emigranti italiani che via via nascevano, crescevano e si sposavano in vari Paesi del mondo riuscissero a scoprire la Chiesa locale e quindi si inserissero nella vita della Chiesa locale.

E un terzo ruolo importante – continua – è stato quello di coniugare strettamente i Vangeli d’azione e promozione umana; cioè non solo l’annuncio del Vangelo e la celebrazione, ma la tutela dei diritti fondamentali delle persone lavoratori emigranti all’estero di fronte a sfruttamento, disagi, abbandono e povertà. Proprio alla luce del magistero sociale della Chiesa e della Rerum Novarum che ha sempre ricordato il diritto all’emigrazione ma anche il dovere di tutelare i migranti nel mondo”.

Poi monsignor Perego passa all’analisi di ciò che la Chiesa dovrà continuare a fare per stare accanto ai nostri connazionali all’estero, intanto continuando “a seguire il mondo dell’emigrazione attraverso un’attenzione a fenomeni nuovi sul piano sociale e sul piano ecclesiale”. “Il fenomeno, per esempio, della secolarizzazione che richiede una nuova evangelizzazione anche nel contesto europeo. Il nuovo Pontificio Consiglio lo dice: seguire gli emigranti è anche di ritorno perché – sottolinea monsignor Perego – possono ritornare dentro una Chiesa con un valore aggiunto che possono portare dentro le nostra comunità. Riuscire a fare in modo di valorizzare anche la cultura teologica del mondo europeo a partire anche da una formazione teologica dei nostri laici nei diversi Paesi, valorizzare l’associazionismo in modo tale che sempre di più la Chiesa senta anche di questo mondo laicale che – conclude monsignor Perego – dal Concilio in poi è diventato davvero il volto della Chiesa, non solo in Italia ma anche nel mondo”.