Finocchiaro: “Senza il Pd non si va da nessuna parte”

“Bisogna aspettare il 14 dicembre, vedremo cosa accade ma noi siamo tranquilli”. Ad affermarlo è Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama per presentare le proposte del Partito democratico e gli emendamenti alla Legge di stabilità.

“Se il governo sarà sfiduciato – ha detto Finocchiaro – siamo nelle sagge mani del presidente della Repubblica. E siamo tranquilli perché siamo il primo partito dell’opposizione e senza il Pd non si va da nessuna parte: questo è un punto di sicurezza per noi e per il Paese”. Se il governo Berlusconi dovesse invece ottenere la fiducia ci si troverebbe comunque di fronte, afferma Finocchiaro “a un governo in balia delle onde, quello che non ci vuole per l’Italia in questo momento”.

In conferenza stampa il senatore democratico Luigi Lusi, relatore di minoranza alla legge di stabilità avverte che “da gennaio l’Europa ci chiederà una riduzione del debito pubblico dello 0,45%” si tratta di “45 miliardi di euro” aggiuntivi oltre alla manovra. “Ma di questo il governo non dice nulla” spiega Lusi che ha illustrato ai giornalisti il pacchetto di 17 emendamenti presentati dal Pd alla legge di stabilità. Emendamenti “pesantissimi” come li ha definiti lo stesso Lusi che parla di “immobilismo” del governo di fronte alla crisi. Si tratta di 17 argomenti che affrontano tra l’altro il nodo delle liberalizzazioni, un piano straordinario di interventi a sostegno dell’autonomia finanziaria dei giovani; misure di sostegno al reddito delle imprese; interventi per il sostegno al trasporto pubblico locale; interventi per il Mezzogiorno; rifinanziamento del 5 per mille; sostegno al settore delle cultura. “Sono emendamenti molto seri” spiega Lusi per “far fronte all’emergenza” in cui si trova il Paese e hanno un peso medio dai 2,5 ai 6 miliardi.