L’ultimo grande sogno di Totti “Voglio vincere la Champions”

ROMA – Francesco Totti è stato il successore di Ronaldinho vincendo il Golden Foot 2010. Il capitano della Roma è stato il terzo italiano a conquistare il riconoscimento dopo Baggio e Del Piero. “Ricevere il premio dalle mani del Principe Alberto di Monaco è stata una grande soddisfazione – ammette Totti in una intervista a Goldenfoot.


com – è un premio importante e sono onorato di averlo ricevuto”. Totti torna sull’addio alla maglia azzurra: “Avevo deciso dopo la finale del Mondiale in Germania. È stata una decisione sofferta ma giusta in quel momento. L’ho lasciata solo per ragioni fisiche e per poter dare il meglio alla Roma”. Totti non ha dubbi nell’indicare il giocatore più forte: “Messi in questo momento è sicuramente il più forte”. Ovviamente il sogno di Totti è quello di vincere con la maglia della Roma e conferma la sua scelta di vita: “Ho scelto di rimanere a Roma e chiudere la carriera nella squadra in cui ho sempre giocato, che amo e per cui ho sempre tifato. La Champions voglio vincerla con la maglia giallorossa.


Il momento più bello è stato la vittoria dello scudetto nel 2001. È stato la realizzazione di un sogno. Ho giocato con tanti campioni, a nominarne uno farei un torto a qualcuno. Io allenatore? Non mi ci vedo adesso. Penso più a una carriera dirigenziale, ma spero tra tanto tempo. Ho ancora voglia di giocare”. Rimpianti? “Sono sempre tanti. Avrei voluto vincere di più. Quello che mi piacerebbe prima di smettere è una vittoria di prestigio in Europa con la Roma, magari la Champions League”.
Sono tante le squadre che avrebbero voluto Totti. Spesso si è parlato del Milan. “Si, c’è stato un interessamento ma poi ho deciso di rimanere a Roma. A quale campione della Roma mi sono ispirato da giovanissimo? A Giannini. Era forte, romano, romanista e capitano. Il mio idolo era lui”. Purtroppo si parla anche di razzismo nel mondo del calcio: “Non capisco i razzisti –conclude – ho avuto tanti compagni di colore e molti sono miei grandi amici. Non capisco proprio il modo di pensare dei razzisti. Ma credo sia un problema sociale, prima che di calcio”. Totti chiude con un consiglio per la nazionale: “Giovani della Roma che vedrei bene? Rosi e Okaka”.


Totti applaude il Barcellona e invita i club italiani a valorizzare le risorse cresciute in casa. “Hanno tre giocatori del vivaio nei primi tre posti del Pallone d’oro, da noi nessuno pensa ai giovani”. Intanto la Roma è giunta a Cluj per giocare stasera l’ultimo turno del proprio girone di Champions decisivo per la qualificazione agli ottavi di finali.
Della comitiva giallorossa non fa parte Claudio Pizarro: il cileno, inizialmente incluso nella lista dei 23
convocati di Ranieri, è rimasto a Roma perché influenzato. Il giocatore non è stato sostituito. Per avere la certezza matematica della qualificazione agli
ottavi alla Roma basta un pareggio, ma si può anche perdere se il Basilea non vince in casa del Bayern.
Secondo Paolo Castellini, stasera ancora titolare al posto di Riise, resta comunque una sfida importante: “Ogni partita di Champions ha un’importanza incredibile a livello economico. Poi dobbiamo sentirla soprattutto a livello sportivo che è ciò che conta per noi, i tifosi e per la città”. Secondo l’ex parmense “la Roma deve puntare al massimo perché ha chiaramente una rosa competitiva che può far bene dappertutto. Quindi il più in alto possibile”.


Però dopo un buon momento i giallorossi sono dati in calo. “Io credo che se si vanno ad analizzare le ultime due partite si possono trovare tantissimi difetti. Però guardiamo la Roma cosa ha fatto nell’ultimo mese e mezzo. Qualcosa di straordinario, quindi dobbiamo ripartire da quello”.