Ricercatori italiani del mondo, il saluto di Arcobelli (Comites Houston)

HOUSTON – Il 4 dicembre scorso si è svolta a Houston la VI Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo organizzata dal Comites con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia. E proprio il presidente del Comitato, Vincenzo Arcobelli, ha aperto i lavori con un saluto a tutti i partecipanti.

«Questa straordinaria edizione – ha esordito – coincide con l’inizio della memorabile celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che vedrà per tutto il 2011 iniziative sia in Italia che all’estero, tese a valorizzare un momento storico ,culturale e di coesione nazionale. Dopo cinque edizioni, assieme si è riusciti a sollecitare attraverso i documenti presentati e a far capire alle Autorità competenti l’importanza delle risorse eccezionali che mettono in campo con il proprio lavoro e con le capacità i nostri professionisti, i nostri ricercatori, i nostri imprenditori ed industriali residenti all`estero al servizio del Paese Italia».

Arcobelli ha ricordato che «in Parlamento ci sono alcune proposte di legge, scaturite dai nostri convegni: una è quella di creare un Albo/Anagrafe dei Ricercatori Italiani all’estero, mentre altri suggerimenti sono arrivati al Ministero dell’Istruzione per la riforma dell’Università. Il recente incontro svoltosi a Cernobbio, organizzato dal Ministero della Salute, ha coinvolto numerosi ricercatori della nostra circoscrizione con la partecipazione attiva al primo congresso internazionale indirizzato agli scienziati, rendendosi conto finalmente delle potenzialità, auspico una continuazione per tale ed apprezzata manifestazione».

«Siamo consapevoli – ha proseguito – che con i limitati mezzi e risorse a disposizione non è facile portare avanti progetti ed iniziative, ma i nostri sacrifici, la nostra passione, il nostro amore per la Madre Patria così come il rispetto e la gratitudine per gli Stati Uniti d’America ci deve far superare gli ostacoli, con il guizzo inventivo e di genialità che ognuno dei nostri validi connazionali mette al servizio della comunità in cooperazione con la rete diplomatica consolare».