Uniti nella tragedia che ha colpito il popolo venezolano

CARACAS – Ancora, come è accaduto nella triste tragedia di Vargas alcuni anni fa, quando la montagna scese fino al mare seminando morte e distruzione, il Venezuela è stato colpito dai disastri del maltempo. Le piogge, ininterrotte, hanno isolato intere contrade e regioni. Sono crollate strade, montagne, ed assieme, come poveri presepi di cartapesta, sono scivolate accartocciate nel fango, le umili casupole che giungendo a La Guaira, nei lontani tempi della nostra emigrazione, facevano esclamare agli ignari:”…che bello, sembra un presepe!!!”.

Che presepe non era, se ne sono accorti dopo e, proprio per la solidarietà, la generosa accoglienza che avevano avuto da questa terra venezolana, i nostri connazionali, si sentirono immediatamente affratellati con il suo popolo tanto cordiale e sempre sorridente. Non c’è stato mai italiano che non abbia sottolineato l’amoroso affetto custodito per il Venezuela.

Quando nacque il Centro Italiano Venezolano, fu per riunire la testimonianza delle nostre origini e gettare, al tempo stesso, una pietra miliare di riconoscenza alla seconda Patria. Fu l’allora Presidente Rafael Caldera a porne la prima pietra.
Il nostro Centro Italiano Venezolano,( anche se molti oggi lo ignorano, pensando che s’iscrive nella “aristocratica categoria dei Clubs”), è stato sempre il cuore dell’Italia in Venezuela: un cuore palpitante e pronto a far posto a chi è più necessitato. La nostra Istituzione, oggi guidata con lealtà e serietà da Mario Chiavaroli, promuove continue manifestazioni per raccogliere fondi destinati ad opere benefiche. Il nostro Comitato Dame, composto da care operose socie, organizza riunioni il cui ricavato va sempre a beneficio di opere assistenziali. Gli abitanti del Quartiere “Santa Cruz”, a lato del nostro Centro, sono di casa quì da noi e, lo sono soprattutto i loro bambini. Ma non vogliamo estendere la lista, poichè chi conosce gli ideali dei fondatori del nostro Centro Italiano Venezolano, sa che rappresentano le colonne portanti della nostra Istituzione.

Oggi, come sottolineamo in questo particolare appello ai nostri connazionali, il Venezuela necessita dell’aiuto di tutti noi. Sono migliaia le famiglie senza tetto, senza neppure i propri pochi indumenti. Sorpresi, alcuni nel sonno, altri da frane improvvise, hanno visto in pochi secondi sfuggir loro la terra sotto ai piedi. C’è chi piange i propri congiunti perduti tra le acque. Chi sa di non poter più tornare nella propria dimora, anche se umilissima; alle piccole cose di sempre e adesso, è ancora più doloroso, mentre s’avvicina il Natale. Nel Centro Italiano Venezolano, come ha reso noto il Presidente Mario Chiavaroli, è stato aperto un “Centro di Raccolta “ destinato ai nostri fratelli venezolani colpiti dalla sciagura. Ogni piccolo aiuto rappresenta una generosa mano tesa alla solidarietà profonda e sincera. Il “Centro di Raccolta” è stato adibito presso la nostra “Galleria Giotto” ove potranno essere depositati gli aiuti richiesti: Alimenti in scatola; Materassi, Pannolini “usa e getta”.

La raccolta, che ha inizio ufficialmente questo stesso Venerdì 10 Dicembre, si protrarrà in seguito da: Martedì a Domenica, dalle ore 10,30 alle ore 19,00.