Bersani: “La soluzione non è piú il centrodestra”

ROMA – Pier Luigi Bersani vede più vicino l’obiettivo di scalzare Berlusconi da Palazzo Chigi: quand’anche la campagna acquisti del premier gli permettesse di ottenere un voto in più, le parole di Gianfranco Fini hanno confortato il segretario Pd e gli altri dirigenti. Il leader di Fli, infatti , ha detto che dal 14 il suo partito sarà all’opposizione, il che rende improbabile una permanenza al governo del Cavaliere. E per il dopo, ha precisato Bersani, non ci può essere un altro governo di centrodestra, come invece ha ipotizzato Fini.

I dirigenti Democratici ieri si sono goduti il successo della manifestazione di sabato. La piazza, ha sottolineato il responsabile organizzativo del Pd, Nico Stumpo, ha ‘’mandato un messaggio a Berlusconi’’, lo stesso che da settimane viene lanciato da Bersani: dimissioni. E’ il premier, ha detto Maurizio Migliavacca, capo della segreteria politica del Pd, il ‘’responsabile dell’instabilità del Paese’’, senza contare la ‘’deriva morale’’ dimostrata dal mercato dei parlamentari. Ma al di là del buon esito della manifestazione è chiaro che ‘’solo Fini può mandare a casa Berlusconi’’ e che il Pd e le opposizioni da sole non ce la farebbero, come non ce l’hanno fatta nei 38 precedenti voti di fiducia. Di qui un certo nervosismo in casa Pd nelle ultime ore sulla tenuta di Fli, visto il documento delle ‘’colombe’’ diffuso sabato, favorevole a una ricomposizione col Cavaliere. Ma ieri Fini ha indirettamente rassicurato il Pd su tutto il fronte: Fli voterà unitariamente ‘’no’’ a Berlusconi e, dopo il 14, sarà un partito di opposizione. Di più non si può chiedere.


Però un passaggio del discorso di Fini ha suscitato un soprassalto, laddove ha ipotizzato per il dopo Berlusconi un governo di centrodestra, seppur senza il Cavaliere.
– Il centrodestra non esiste piú – ha chiosato Marina Sereni. Anche Bersani tiene il punto:
– La stagione disastrosa del governo Berlusconi è oramai praticamente esaurita, ma deve essere chiaro che la soluzione non c’è nè nel perimetro scompaginato del centrodestra, nè in nuove improbabili elezioni.
Bersani rilancia la propria ricetta:
– Da martedì bisogna fare un primo passo verso una situazione nuova.