I salentini volano con Piatti, i veneti si svegliano tardi

LECCE – Giallorossi nel segno di Piatti. Rispolverato dopo oltre un mese da De Canio, il fantasista argentino, grazie ad una doppietta (per lui sono i primi gol in Italia), regala tre punti al Lecce. Dopo circa due mesi, correva il 24 ottobre e avversario era il Brescia, il Lecce riassapora il dolce sapore della vittoria. Un punto nelle ultime sette gare, quattro sconfitte consecutive: era questo il poco invidiabile ruolino di marcia dei giallorossi prima della sfida contro il Chievo. E c’é voluto l’estro sudamericano per riportare un po’ di luce e tranquillità in un ambiente che sembrava aver perso identità e certezze. Di contro un Chievo che, giunto alla seconda sconfitta consecutiva, regala un tempo al Lecce per poi svegliarsi nella ripresa. De Canio era alle prese con l’emergenza attacco: fuori per squalifica Corvia e Chevanton, spazio al duo Di Michele-Ofere, con il rispolverato Piatti alle loro spalle. Gustavo viene preferito a Rispoli nel ruolo di centrale difensivo. Pioli recupera Cesar e Constant; sulle corsie laterali Frey e Jokic, in mediana spazio a Fernandes e Rigoni, mentre in avanti c’é Granoche, con Moscardelli che si accomoda in panchina.

I primi quindici minuti sono di assoluta noia. Ci pensa il nigeriano Ofere, al 16’, a scuotere la gara: parte da centrocampo palla al piede e scaglia un rasoterra da oltre venti metri. Sorrentino non vede partire il pallone, che si insacca alla sua sinistra nell’angolo basso. Giocoforza l’incontro si anima di colpo. Donati anticipa di un soffio Pellissier, sul fronte opposto perfetta la triangolazione Donati-Ofere-Di Michele, con quest’ultimo che, invece di battere a rete, cerca un passaggio di troppo. Sul capovolgimento di fronte Constant liscia in area incredibilmente un’occasione unica. In chiusura di primo tempo, al 46’, si concretizza il raddoppio del Lecce.
Munari trova spazio sulla sinistra e mette in mezzo, Ofere va sul pallone ma vede l’arrivo di Piatti e cede il compito all’argentino: destro al volo schiacciato a terra, la sfera si impenna superando un non impeccabile Sorrentino, batte sotto la traversa e va in rete. In avvio di ripresa Pioli getta nella mischia Moscardelli, che rileva un evanescente Granoche. Passano solo dieci minuti ed il Chievo ritorna in partita. Punizione dai 18 metri, in posizione leggermente defilata sulla destra. Sul pallone va Bogliacino: mancino a giro delizioso dell’uruguaiano e pallone sotto l’incrocio. Il Lecce si getta in avanti e con Piatti spreca il colpo del ko. Pregevole l’azione di Di Michele, che brucia Andreolli e scarica dal fondo per l’accorrente argentino: conclusione comoda da dieci metri ma Sorrentino si oppone con il corpo. Passa poco e il fantasista salentino si fa perdonare: ruba palla a Mandelli, esita su Andreolli, accelera sulla destra e batte con un diagonale Sorrentino per il 3-1. Il Chievo non si rassegna e continua a spingere, De Canio sostituisce Giacomazzi con Vives: il giocatore non gradisce e getta con rabbia la fascia di capitano. Standing ovation poi per Piatti, al quale De Canio regala la passerella. E sul finire del recupero, al 49’, Mandelli, complice una difettosa respinta di Rosati su punizione di Moscardelli, addolcisce il passivo.