Una tripletta di Nené fa sognare i sardi

CAGLIARI – Nené stende da solo il Catania con la prima tripletta italiana della sua carriera e il Cagliari riprende a volare: per Donadoni è la terza vittoria in quattro partite e la sua squadra ora viaggia sicura in mezzo alla classifica.

Al Sant’Elia un attaccante rossoblù che in A segnava tre gol da solo non si vedeva dai tempi di M’boma, 11 anni fa in un Cagliari-Empoli finito 5 a 1. Alla fine per il brasiliano ex capocannoniere del campionato portoghese è stata standing ovation. Una giornata d’oro cominciata con un pallone perso malamente dopo venti secondi e finita in gloria: con la tripletta di ieri eguaglia il bottino raccolto fin qui tra Coppa e campionato. Unico rammarico, il giallo che non gli consentirà di essere in campo con il Cesena.

Catania surclassato e sorpassato in classifica, praticamente non pervenuto: neanche un tiro nello specchio della porta e nemmeno un calcio d’angolo. Una giornata nera che più nera non si può: quando era sotto di due gol e ancora vi era il tempo per una disperata rimonta ha perso Martinho per un’entrata a gamba tesa su Perico. E l’ha finita anche in nove dopo il rosso diretto a Morimoto in seguito a un duello proibito con Ariaudo.
Giampaolo, ex che chiaramente voleva fare bella figura, ha potuto solo allargare le braccia: per scuotere la squadra apatica del primo tempo ha provato a inserire Antenucci al posto del quasi irriconoscibile Maxi Lopez, ma in campo non è cambiato praticamente nulla.

Tornando al Cagliari, la partita con il Catania è stata un bis del primo tempo con il Lecce, senza naturalmente la pericolosa ripresa con i salentini. Tranquilli e sicuri i rossoblù hanno sfondato subito sulla fascia sinistra con Agostini che entrava come voleva sulla zona occupata da Ledesma e Potenza. Il Catania ha rischiato sul primo affondo del laterale sinistro di Vinci, poi è capitolato all’11’. Agostini é volato sulla sinistra e ha messo in mezzo morbido per Matri: la sfortuna del bomber ex Milan (traversa) è diventata invece la fortuna di Nené, bravo a concludere al volo con una cannonata di sinistro. Raddoppio molto simile, ma meno rocambolesco, rispetto al gol del vantaggio: al 27’ raggiunge la linea di fondo campo e scarica al centro su Nené che mette la testa prima che Terlizzi possa fare qualcosa. La palla finisce tra palo e Andujar e per il Catania è il colpo del ko. La reazione è tutta in due-tre palle in mezzo ben sbrogliate da Agazzi e in un tiro di poco fuori di Gomez, l’unico che è sembrato un po’ palla tra i rossoazzurri.

Nella ripresa il Cagliari non ripete gli errori con il Lecce e la vittoria viene messa in cassaforte con l’espulsione di Martinho dopo uno scontro con Perico. La squadra di Donadoni, che nel frattempo ha Lazzari dietro le punte, cerca e non trova il 3 a 0 in contropiede due volte con Matri. Forse perché deve essere solo la giornata di Nené che, al 26’, finisce il suo “perfect day” girando alle spalle di Andujar un corner di Lazzari. Con l’espulsione di Morimoto (reazione su Ariaudo) la gara finisce perché il Cagliari si ferma e non infierisce: per Donadoni basta e avanza.