Iran, Ahmadinejad silura Mottaki A Salehi il ministero degli Esteri

Il ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, è stato destituito per iniziativa del presidente, Mahmoud Ahmadinejad. Lo ha riferito l’agenzia Irna. “Apprezzo la sua diligenza e i servizi resi come ministro degli Esteri”, scrive in una lettera a Mottaki il presidente Ahmadinejad. L’Irna non rende noti i motivi della rimozione del ministro degli Esteri.

Il capo dell’Organizzazione per l’energia nucleare iraniana, Ali Akbar Salehi, è stato nominato ministro degli Esteri facente funzioni dopo la rimozione di Mottaki, il quale è stato rimosso dal suo incarico mentre si trova in visita in Senegal, dove ha consegnato un messaggio di Ahmadinejad al presidente senegalese Abdoulaye Wade. Secondo l’Irna, Salehi rimarrà in carica fino a quando non sarà designato il successore di Mottaki, che poi dovrà ricevere la fiducia del Parlamento. Striscianti contrasti tra il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad e il ministro degli Esteri esistevano da mesi, secondo quanto hanno più volte riferito fonti di stampa e diplomatiche a Teheran.

Un episodio particolarmente eclatante era stata quest’anno la costituzione in seno all’ufficio di presidenza di un ‘consiglio per la politica estera’ guidato dal capo di gabinetto di Ahmadinejad, e suo fedelissimo, Esfandiar Rahim-Mashai, che in sostanza si appropriava di alcune delle funzioni del ministero degli Esteri. In quell’occasione era anche circolata voce che Mottaki potesse dimettersi o essere silurato. Ma, sottolineano fonti diplomatiche, rimase in carica probabilmente grazie al sostegno della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, a cui era considerato molto vicino.

Questa situazione sarebbe cambiata, per motivi sconosciuti. Alcuni siti sottolineano infatti che difficilmente la rimozione di Mottaki sarebbe potuta avvenire senza il beneplacito dello stesso Khamenei, al quale Salehi è considerato vicino.