Assange libero su cauzione Ma la Svezia fa ricorso

Il magistrato di Westminster ha concesso la libertà su cauzione per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, imponendo però alcune restrizioni. Il 39enne australiano avrà un obbligo di domicilio, potrà uscire solo a orari prestabiliti e dovrà indossare un braccialetto per essere sempre localizzabile. Il giudice Howard Riddle ha spiegato che rispetto alla prima udienza del 7 dicembre si è attenuato il pericolo di fuga. Tuttavia ha imposto per Assange l’obbligo di firma in un commissariato ogni giorno alle 18 e il divieto di uscire dalla casa di Gatwick, nel Sussex, indicata come domicilio coatto, dalle 10 del mattino alle 14 e dalle 22 alle due del mattino successivo.

La scarcerazione è prevista una volta depositate le 200mila sterline (250mila euro) della cauzione.Ma il Procuratore della Corona sui è appellato contro la libertà su cauzione per conto della procura svedese che ne sollecita l’estradizione per rispondere della accuse di stupro, bloccando di fatto il suo rilascio. Assange, giaccia nera e camicia bianca, non ha mai parlato nell’aula affollata da almeno un’ottantina di giornalisti. In precedenza aveva fatto uscire una dichiarazione in cui sfidava chi lo attacca.

“Faccio appello al mondo perché protegga il mio lavoro e i miei cari da questi atti illegali e immorali”, ha affermato i una dichiarazione raccolta al telefono dalla madre Catherine a cui è stato negato il permesso di visitarlo in carcere. “Le mie convinzioni non si indeboliscono, resto fedele agli ideali che ho espresso e le circostanze attuali non le intaccano”, ha affermato.

Assange ha anche attaccato Visa, Mastercard e PayPal che hanno sospeso la raccolta di offerte per il suo sito e che ha definito “uno strumento della politica estera americana”. Intanto il governo britannico si prepara a fronteggiare un’ondata di cyberattacchi nel caso fosse concessa l’estradizione di Assange: nel mirino degli “hactivisti” ci sarebbe in particolare il sito delle imposte.