Cortei a Roma, è guerriglia. Feriti

ROMA – Mentre il Parlamento era impegnato nel voto sulla fiducia al governo, le piazze d’Italia si sono riempite di manifestanti contro il ddl Gelmini e l’esecutivo.


Più di tutte è Roma al centro della cronaca. Qui si sono dati appuntamento studenti, centri sociali, No tav, terremotati aquilani e i campani esasperati dall’emergenza rifiuti. Blindato dalla prime ore della mattina, il centro della città è off-limits soprattutto nei luoghi che danno accesso ai palazzi delle Istituzioni. L’area intorno al Senato e alla Camera è ‘zona rossa’. Presidiati Palazzo Chigi e palazzo Grazioli.


I cortei hanno preso il via da diversi punti della città: da piazzale Aldo Moro, Colosseo, piazza della Repubblica e piazzale dei Partigiani. Gli studenti si sono concentrati davanti all’ingresso principale dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. ‘’Siamo 100mila’’, annuncia in mattinata uno degli organizzatori. Tra gli slogan, le canzoni, i fumogeni colorati e le diversissime bandiere i giovani tengono in alto gli ormai famosi book-block, gli scudi colorati con i titoli dei classici della letteratura. Tra questi ‘Uno nessuno e centomila’ di Pirandello, ‘Cecità’ di Saramago, ‘Cent’anni di solitudine’ di Garcia Marquez, ‘L’isola di Arturo’ di Elsa Morante e ‘Il maestro e Margherita’ di Bulgakov.


Gli studenti universitari sono poi confluiti in via dei Fori Imperiali per formare un unico serpentone insieme ai manifestanti dei vari gruppi tra cui operai della Fiom, terremotati aquilani, centri sociali, ‘No dal Molin’, manifestanti di Terzigno. Momenti di tensione in via delle Botteghe Oscure, dove alcuni dimostranti hanno lanciato bombe carta vicino a due camionette dei Carabinieri che bloccano l’accesso a una delle strade che porta in via del Plebiscito, all’altezza di palazzo Grazioli.


Scene di guerriglia urbana nella capitale. In Corso Rinascimento i manifestanti, nel tentativo di raggiungere Palazzo Madama, hanno scagliato bombe carta, bottiglie e altri oggetti contro i blindati della polizia. Gli agenti hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti. Poi un gruppo di poliziotti in tenuta antisommossa da Piazza Navona ha imboccato Corso Rinascimento caricando i manifestanti. I ragazzi continuano a scandire i loro slogan coprendosi con caschi da moto e sciarpe su bocca e occhi.


Tre carabinieri sono rimasti lievemente feriti e sono stati soccorsi da un’ambulanza del 118 in via degli Astalli, la strada che da via delle Botteghe Oscure arriva in via del Plebiscito, all’altezza di Palazzo Grazioli. Gli studenti hanno attaccato i furgoni blindati armati di picconi e mazze, sventolando bandiere nere. Anche uno studente è stato ferito durante un lancio di oggetti da parte degli stessi manifestanti.


Nel bilancio della proteste anche vetrine spaccate e uno sportello bancomat distrutto, lancio di vernice e scritte di protesta lungo corso Vittorio Emanuele.


Mobilitazione degli studenti in tutta l’Italia. A Milano, circa 5mila gli studenti e i precari scesi in piazza per protestare contro la riforma universitaria e contro il governo che era alle prese con la fiducia. Ad aprire il corteo lo striscione ‘Non siamo noi sfiduciati’. Diversi gli slogan contro l’esecutivo guidato da Berlusconi e i cori contro il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Gli studenti milanesi adottano la tattica ‘mordi e fuggi’: agiscono in piccoli gruppi in punti diversi della città. Alcuni stamani hanno attraversato i binari della stazione di Porta Garibaldi, altri hanno ‘assaltato’ il Palazzo Mezzanotte, altri hanno tappezzato di volantini la sede del Pdl in viale Monza.


Nel blitz a Piazza Affari, almeno una sessantina di manifestanti sono riusciti a entrare nella sede della Borsa e a occuparla per alcuni minuti. Gli studenti hanno lanciato alcune uova contro l’istituto e hanno distribuito alcuni volantini per spiegare i motivi della protesta. Nel mirino dei manifestanti anche alcuni istituti di credito. In via Visconte di Modrone è stata colpita, con fumogeni e vernice, un’agenzia della banca Mediolanum. In mattinata un’altra banca in Porta Venezia era stata imbrattata dagli stessi manifestanti.


Momenti di tensione in Piazza Fontana a Milano, dove un gruppo dei ‘corsari’ ha fronteggiato carabinieri e polizia. I manifestanti hanno lanciato uova e qualche sasso all’indirizzo delle forze dell’ordine, ma non c’è stato nessun contatto.


Diversi i gruppetti sparsi in molti luoghi della città. Alcune decine di manifestanti hanno attraversato i binari della stazione Porta Garibaldi senza però provocare disagi, mentre altri hanno ‘colpito’ la sede del Pdl in viale Monza. Sono almeno un migliaio gli studenti nel centro di Milano che stanno provocando disagi alla circolazione, al momento comunque non si segnalano tensioni.


A Torino, gli studenti hanno lanciato uova e fumogeni contro a sede del Pdl piemontese. Quindi hanno occupato per circa un’ora i binari della stazione ferroviaria di Porta Nuova, bloccando la circolazione.


Petardi e fumogeni anche a Cagliari dove sono stati fatti esplodere di fronte al Consiglio regionale della Sardegna.


A Palermo, un gruppo di studenti degli istituti medi superiori e universitari, un centinaio in tutto, ha bloccato la circolazione nella stazione ferroviaria, occupando i binari per protestare contro la riforma Gelmini. Cortei anche in città con disagi al traffico. Un altro gruppo di studenti, composto da almeno cinquecento giovani, ha bloccato l’aereoporto Falcone-Borsellino di Palermo. Un corteo non autorizzato di migliaia di studenti si è poi diretto al palazzo dell’Assemblea regionale siciliana assediandolo «in attesa della votazione della fiducia alla Camera dei Deputati».