«Vizzera in Treno», l’on. Narducci alla presentazione del volume

ROMA – «Svizzera in treno – Viaggio slow lungo le ferrovie panoramiche di montagna» è il titolo del nuovo libro di viaggio della collana «Terre d’Europa» (IBN Editore; 96 pagine – 13 euro) che verrà presentato oggi nella sala delle Colonne di Palazzo Marini alle 18. Oltre agli autori – Paolo Gianfelici ed Elvira D’Ippoliti – interverranno l’on. Franco Narducci, deputato del Pd eletto in Svizzera, l’ambasciatore svizzero in Italia Bernardino Regazzoni, il direttore di Svizzera Turismo Tiziano Pelli, Matteo Spiller di Swiss Travel Sysem, Angelo Luongo, giornalista e critico letterario, e Maarten van Aalderen, presidente della Stampa estera in Italia.

Narducci, che è anche vice presidente della Commissione Affari Esteri, racconta nel capitolo «La politica del binario» le sue esperienze positive da utente dei mezzi di trasporto pubblico nel Regione del Lago di Zurigo e sottolinea allo stesso tempo, in una sintesi, le linee guida del recente convegno da lui promosso a Roma, a Palazzo Montecitorio: «I collegamenti ferroviari Nord – Sud e le Nuove Trasversali Alpine nel quadro delle politiche infrastrutturali Italia – Svizzera».

Sulla sua personale esperienza quotidiana sui treni Svizzeri Narducci racconta: «Fin da giovane ho viaggiato molto e, da quando la Svizzera è diventata per me un punto fermo, ho sempre ammirato – con un po’ d’invidia essendo rimasto profondamente italiano – questa rete di collegamenti che s’intrecciano con precisione quasi matematica, ma anche i servizi di biglietteria e informazioni connesse. Le colossali e innovative opere di ammodernamento della stazione centrale di Zurigo dovrebbero far parte del manuale di buona amministrazione che i responsabili istituzionali di molte città dovrebbero studiare accuratamente. Non è semplice capire come una nazione di soli sette milioni di abitanti, immersa nel cuore dell’Europa, possa reggere le sfide e funzionare così bene. Le lancette del mio orologio seguono lo stesso andamento del famoso e inconfondibile simbolo delle Ferrovie Svizzere: i minuti scorrono accompagnando la disciplina e l’affidabilità di una nazione che non si ferma ad ammirarsi».
Il libro racconta quattro viaggi slow lungo le più belle ferrovie di montagna.