Day after, torna la calma nell’apocalittica via del Corso

ROMA – Una strada pulita con tante persone a fare shopping e famiglie che passeggiano. Dell’’apocalittica’ via del Corso, immortalatal’altro giorno in tante fotografie durante gli scontri tra manifestanti, i ‘Black bloc’ e forze dell’ ordine, non v’è traccia se non in un bancomat distrutto, un canale di scolo di marciapiede dove c’è ancora ciò che resta di un fumogeno usato, frammenti di bottiglie e un pezzo di mattone, e nell’insegna di un ottico in via del Babuino, parzialmente liquefatta dalle fiamme.


E’ tornata la normalità nel ‘salotto di Roma’ e nelle vie dello shopping teatro l’altro ieri di una ‘guerriglia urbana’. Il bilancio è pesante per la capitale: il sindaco Alemanno ha parlato di 16 milioni di euro di danni causati da ‘professionisti della guerriglia di altissimo livello’.
– Siamo di fronte a 15 milioni di danni calcolati per quanto riguarda i commercianti – ha precisato – e almeno un altro milione per quanto riguarda i beni culturali e l’arredo urbano. Il Comune di Roma si costituirà parte civile contro coloro che hanno provocato questi incidenti e questi danneggiamenti.


Ma sulle cifre diffuse dal Campidoglio e da Confcommercio Roma divampa subito la polemica.
– Altro che 15 milioni di euro – ha detto il presidente dell’ associazione dei commercianti di Via Frattina Marcello Brighenti – i danni ammontano a qualche decina di migliaia di euro. Possiamo arrivare al massimo a 150 mila euro se aggiungiamo il mancato guadagno della giornata.
Nel day after, non tutte le cose sembrano essere tornate al loro posto. Oltre alla guerra delle cifre, sono rimasti lo choc e l’ incredulità tra i commercianti del centro storico che ieri hanno assistito inermi e impauriti alle scene da guerra civile dietro le loro vetrine.


– Potevamo fare la fine dei topi – ha raccontato il proprietario dell’ ottica Spiezia in via del Babuino – eravamo nove persone rinchiuse in otto metri quadri.
La Confcommercio di Roma ha annunciato una ‘class action’ contro i delinquenti e la Confesercenti Roma-Lazio ha parlato di una ‘giornata nerissima’, dal prefetto di Roma arriva un grido di allarme.
– Andiamo incontro a giorni difficili – ha detto Giuseppe Pecoraro – per cui non posso escludere altre manifestazioni non pacifiche.