Cavani salva il Napoli in extremis

NAPOLI – Nel calcio c’é una giustizia. Il Napoli batte lo Steaua Bucarest e rimane in Europa, unica tra le squadre italiane che approda ai sedicesimi di finale. Gli azzurri agguantano la vittoria in… zona Napoli, quando mancano appena tre minuti alla fine del cinque di recupero concessi dall’arbitro. Per tutta la gara i romeni avevano dato vita ad una snervante tattica tesa soltanto a perdere tempo e ad innervosire gli avversari. Ma alla fine è il loro stesso comportamento a perderli ed a privarli di una qualificazione che vedevano ad un passo.


Il Napoli doveva vincere, non c’era altra possibilità. Il cammino fin qui effettuato, fatto di quattro pareggi ed una sconfitta a Liverpool, non ammetteva altri indugi. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, al termine di una gara che ha messo in evidenza la diversa caratura delle due squadre. Il Napoli, pur privo di Lavezzi – che a causa dell’infortunio alla caviglia rimediato in occasione della partita con il Palermo non potrà giocare neppure domenica contro il Lecce e può sin da ora rilassarsi con le vacanze di fine anno – è di una levatura decisamente superiore agli avversari.


Il pericolo poteva venire dalla sistemazione tattica che il tecnico romeno Marius Lacatus aveva scelto per la sua squadra, un 4-1-4-1 che la dice lunga sulle speranze degli ospiti di poter portare a casa un pareggio e con esso la qualificazione al turno successivo Bastano d’altronde poche battute iniziali per comprendere l’andamento della gara. Il catenaccio dei romeni è veramente impressionante. La difesa degli ospiti in alcuni momenti è schierata addirittura a cinque e, come se non bastasse, ben quattro centrocampisti si mettono anch’essi a guardia dell’area di rigore per cementare ancor di più la retroguardia e blindarla in maniera quasi insuperabile. Ci vorrebbero accelerazioni improvvise e uomini in grado di bruciare l’avversario sullo scatto. Un Lavezzi, per intenderci, che però é assente ed il suo sostituto, Zuniga, è il peggiore del Napoli e non riesce mai ad entrare nel vivo dell’azione.


L’occasione per sbloccare il risultato e modificare così in modo radicale l’andamento tattico della partita il Napoli riesce a procurarsela dopo pochi minuti, ma Cavani manda la palla in tribuna.
Nella ripresa il Napoli si piazza nella metà campo avversaria e la partita assume i contorni dell’assedio. Il Napoli non riesce a bucare la difesa ed il fortino dei romeni regge, tra presunti infortuni e perdite di tempo varie. Sembra ormai tutto perduto quando c’é il guizzo di Cavani, che, lanciato da Hamsik, colpisce di testa e manda la sua squadra ed il suo pubblico in Paradiso e ricaccia la Steaua nell’inferno sportivo nel quale, con il suo comportamento, meritava di stare.