Opa del Pdl sui moderati e di Vendola sul centrosinistra

ROMA – La caccia all’alleato, tra scatti in avanti e ritirate strategiche, È iniziata. Il governo regge, ripete a ogni occasione Silvio Berlusconi. Ma anche se per il presidente del Senato, Renato Schifani, sono un ‘’momento estremo’’, le elezioni restano all’orizzonte. Gli schieramenti, quindi, si attrezzano e i partiti si guardano intorno, alla ricerca del partner con cui dare la scalata al ‘trono’ del Cavaliere. A destra come a sinistra. Ad aprire le danze, subito dopo la fiducia che alla Camera ha tenuto in piedi il governo per soli tre voti, È stato del resto proprio il presidente del Consiglio.


– Ho la certezza di portare avanti la legislatura fino al 2013 – è il ritornello con cui Berlusconi si presenta ormai dappertutto.
I numeri, però, restano risicati, e allora ecco continuare la corte ai moderati per rafforzare quello che considera l’unico vero centro del Paese. Un ‘’progetto ambizioso’’, come lo definisce il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, convinto che nelle prossime settimane ‘’si vedrà se il governo sarà in grado di avere maggioranze parlamentari per realizzare i cambiamenti avviati’’.


Governo o urne, dunque: ecco la chiave della strategia del centrodestra, come chiarisce anche il presidente del Senato Schifani. La prima prova è già da oggi, visto che al Senato approda per la terza e ultima lettura la riforma dell’università.
E mentre scoppia la polemica intorno alle parole di Maurizio Gasparri, il capogruppo del Pdl al Senato che ha proposto una ‘’azione preventiva’’ per scongiurare eventuali nuovi scontri con gli studenti in protesta, i leader del Terzo Polo ribadiscono la loro linea: agire per il bene del Paese.


– Basta litigi e basta risse – tuona Pier Ferdinando Casini, insistendo su quell’area di responsabilità nazionale che avrà un importante alleato nella società civile, ma non in politica, in Luca Cordero di Montezemolo.
Nel frattempo il Pd continua a discutere con chi allearsi ed è costretto a registrare le ‘provocazioni’ del leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola.


– Fli dice che il suo programma è quello di riformare il centrodestra. Come può il centrosinistra, per salvare il Paese, dire di volersi alleare con uno che vuole rifondare il centrodestra? – è l’interrogativo del governatore della Puglia, che rilancia la sfida delle primarie (‘’facciamole’’) e replica alle pesanti accuse di ‘’autismo’’ che gli ha rivolto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta.
– Le sue parole sono un segno di nervosismo – sostiene Vendola, per il quale ‘’l’attacco nei miei confronti ad alzo zero serve a coprire la rivolta della base contro una linea confusa e un orizzonte poco chiaro’’.
– Io prendo voti ovunque – è la sua convinzione – anche da destra.


Se non è un’’Opa’ sul centrosinistra, simile a quella che Berlusconi ha lanciato ai moderati, poco ci manca.