Onu ofrì un’esilio dorato a Mugabe

ROMA – Un esilio dorato in cambio delle dimissioni dalla carica di presidente dello Zimbabwe. E’ quanto 10 anni fa l’allora segretario generale dell’Onu Kofi Annan propose a Robert Mugabe per convincerlo a lasciare il potere.
L’offerta però venne rifiutata. E’ ciò che risulta da un dispaccio del 2000 dell’ambasciata americana a Harare di cui Wikileaks è entrato in possesso e che è stato divulgato dal quotidiano britannico Guardian, uno dei partner del sito fondato da Julian Assange. Il ‘memo’, redatto nel settembre 2000, fa il punto su un incontro avvenuto nella capitale dello Zimbabwe con alcuni esponenti del Movimento per il cambiamento democratico (Mdc), un partito che si oppone a Mugabe.

Secondo quanto riferito ai diplomatici Usa, Annan aveva proposto a Mugabe di lasciare il potere in base a un accordo che, secondo l’Mdc, comprendeva l’esilio in un paese che poteva essere la Libia e del versamento di una cospicua somma che lo stesso Leader libico Muammar Gheddafi si sarebbe accollato. Stando all’Mdc, in base a quanto si afferma nel memo, Mugabe si consultò con sua moglie ma poi decise di non accettare l’offerta.

Anche lo Zanu-Pf, il partito di Mugabe, all’epoca aveva pensato ad una soluzione del genere e, secondo il ‘memo’, aveva sondato l’Mdc sulla possibilità di concedere una ‘uscita dignitosa’ al discusso presidente.