Voli europei ancora nel caos Interviene l’Unione Europea

Nuove abbondanti nevicate nella notte hanno prolungato i disagi nei maggiori aeroporti europei. Un caos che ormai va avanti da cinque giorni e che l’Ue ha definito “inaccettabile”. La Commissione europea si è detta “estremamente preoccupata” e il responsabile dei Trasporti Siim Kallas ha convocato i vertici dei più importanti scali del vecchio continente per avere spiegazioni.

In Gran Bretagna da ieri alle 7 lo scalo londinese di Gatwick ha ripreso al 100% mentre il vicino Heathrow, l’aeroporto più trafficato d’Europa, ha riaperto una sola pista, limitando l’attività al 30% dei voli. Per tentare di svuotare le sale d’attesa, dove in migliaia hanno trascorso la seconda notte, le autorità aeroportuali hanno deciso di prolungare fino all’una di notte l’operatività dello scalo. Lunghe file si sono formate alla stazione Victoria di Londra dove i passeggeri hanno tentato di trovare posto sugli Eurostar diretti in Francia e Belgio attraverso il tunnel sotto la Manica. Francoforte, l’altro grande hub europeo, è rimasto chiuso fino alle 9 e nelle tre ore e mezza di blocco sono stati cancellati 300 voli su 1.300. Si profilano quindi nuovi disagi per lo scalo tedesco che da cinque giorni patisce disagi a causa delle nevicate e dell’ondata di gelo.

A Bruxelles, dove è rientrato l’allarme per l’esaurimento delle scorte di liquido antigelo da spruzzare sulle carlinghe degli aerei, la situazione sta migliorando anche se alcuni voli in partenza restano a rischio. Ad essere più penalizzati saranno i collegamenti con la Germania e in direzione delle zone alpine. In Francia le autorità hanno autorizzato normali operazioni nei principali scali parigini di Charles de Gaulle e Orly. Nel sud lo scalo di Marsiglia, non colpito dalla neve, è stato invece paralizzato dallo sciopero. Le compagnie aeree iniziano intanto a fare i primi conti: Air France/Klm ha stimato in 25-35 milioni di euro le perdite, ha dichiarto l’ad Pierre-Henri Gourgeon.