Wikileaks, Assange vende biografia per 1,2mln euro

ROMA – Mentre sul web impazzano i falsi ‘scoop’ di Wikileaks su Babbo Natale, con decine di siti che pubblicano improbabili quanto comiche rivelazioni, Julian Assange ha trovato sotto l’albero un regalo degno di nota, un accordo da 1,5 milioni di dollari per scrivere la sua autobiografia.


– Non voglio scrivere questo libro, ma devo farlo – ha detto in una intervista per il domenicale del Times annunciando l’accordo:


– Ho già speso 200.000 sterline per i costi legali, e ho bisogno di difendermi e mantenere Wikileaks a galla.


L’australiano, che è attualmente in libertà condizionata in Gran Bretagna, riceverà 800.000 dollari (600.000 euro) dal suo editore americano Alfred A. Knopf e 325.000 sterline (380.000 euro) dal britannico Canongate. Altri contratti porteranno i suoi proventi complessivamente a 1,1 milioni di sterline. In Italia, il libro verrà distribuito da Feltrinelli. L’uscita è prevista per la primavera del 2011.


Le spese legali sono il principale cruccio di Assange:


– Anche se gli avvocati ci regalano un po’ del loro tempo, i costi hanno superato le 500.000 sterline.


Il blocco alle donazioni online non pesa meno sui bilanci: sempre Assange ha rivelato che durante il ‘picco’ di attività, il sito arrivava a ricevere sino a 100.000 euro al giorno. L’australiano ha passato il Natale nella villa settecentesca di Ellingham Hall, a Beccles nel Suffolk, messa a disposizione dall’amico Vaughan Smith: non ci sono dettagli su come abbia passato la giornata, ma è certo che è stato in casa, obbligato dalle limitazioni poste dal tribunale.


L’australiano non può infatti uscire dalle dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 22:00 alle 02:00 di mattina. Sul web intanto impazzano le ”rivelazioni di Wikileaks” su Babbo Natale, ovviamente goliardiche, comprese le piccate reazioni e le secche smentite di Santa Claus in persona, e altri rapper dedicano video ad Assange.


Alla Vigilia, il fondatore di Wikileaks ha accolto giornalisti e amici nella villa con in bella mostra il suo ‘Apple McBook Pro’. Al Guardian ha confessato di avere ”bisogno di un po’ di riposo” dopo due mesi ”estenuanti”. Ai giornalisti britannici, Assange è effettivamente apparso ”fisicamente esausto”. Nell’intervista, in cui ha detto che il suo ‘destino’ è nelle mani del premier britannico David Cameron in caso gli Usa chiedessero di estradarlo, Assange ha evocato il delitto Kennedy: se finisse in un carcere americano, farebbe la fine – ha detto – di Jack Ruby, l’uomo che uccise Lee Harvey Oswald, l’ex marine accusato di aver assassinato il presidente americano, che morì in prigione per un cancro che secondo lui gli era stato ‘inoculato’ da chi lo voleva far tacere per sempre. Intanto, è il braccialetto elettronico a irritare il fondatore di Wikileaks:


– E’ molto più scioccante della prigione. E’ come una cintura di castità. Un oltraggio all’integrità fisica.