Pacchi bomba a Roma, ordigno nell’ambasciata greca, falso allarme nella venezolana

ROMA – Un pacco sospetto è stato trovato davanti all’ambasciata greca a Roma, in via Gioacchino Rossini. Sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e carabinieri. Si tratta di un pacco bomba. Gli artificieri dei carabinieri hanno proceduto a disinnescarla. Sul posto anche i carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia Parioli.


L’ambasciatore greco a Roma, Mikhalis Cambanis ha detto, citato dai media ellenici, che il pacchetto era arrivato alla sede diplomatica venerdi scorso. Ma ci si è accorti di esso solo successivamente a causa delle festività.


Il governo greco ha reagito con calma alla notizia di un plico bomba inviato, e intercettato, all’ambasciata ellenica nella capitale, sottolineando che grazie alla «piena cooperazione» con le autorità italiane la situazione è «sotto controllo». Il portavoce del del ministero degli esteri, Grigori Delavekuras, ha detto all’Ansa che in base alle risultanze della polizia italiana, condivise con quella greca, non esistono al momento indicazioni di un collegamento materiale fra queste azioni dinamitarde in Italia e l’ondata di pacchetti bomba in Grecia lo scorso novembre. Dopo la prima ondata di pacchi esplosivi contro sedi diplomatiche nella capitale italiana era stata tuttavia rafforzata l’attenzione e la sorveglianza presso le rappresentanze diplomatiche e consolari locali e la situazione appare «sotto controllo».


Sono risultati invece falsi gli allarmi bomba scattati in mattina nelle ambasciate del Venezuela e della Danimarca. Così come successo nella sede diplomatica del Principato di Monaco, gli artificieri di polizia e carabinieri hanno accertato che non si trattava di ordigni esplosivi. Quindi sono tre i falsi allarmi di questa mattina, mentre è risultato invece esplosivo il plico recapitato nella ambasciata di Grecia.